Una task force regionale per promuovere la didattica online

La Regione chiede al Governo di mettere a disposizione 33 milioni di euro

Scuola tablet libro digitale
Foto SIR

Una task force per censire le scuole piemontesi che hanno già avviato l’attività online e per accompagnare quelle meno attrezzate nella transizione dalla didattica tradizionale a quella in rete. È l’organismo costituito nell’emergenza coronavirus da Regione, consorzio TopIx, Miur, Csi Piemonte e Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.
La task force si affianca alla richiesta, avanzata dall’assessore ai Servizi Digitali Matteo Marnati, di mettere subito a disposizione del Piemonte - attraverso un decreto urgente - i quasi 33 milioni di euro risparmiati dalla posa della banda ultra larga: risorse che - secondo l’Assessore - potrebbero essere utilizzate per le piattaforme pubbliche di formazione a distanza delle scuole medie superiori e inferiori oppure per l’attivazione dei voucher per servizi di connettività, allacciamento e pagamento dei canoni.
In accordo con l’Unità di Crisi e con l’assessorato alla Sanità, sarà inviata una richiesta a tutti i sindaci per verificare la possibilità di mettere a disposizione locali connessi alla rete dedicati agli studenti che non sono in possesso di strumenti digitali per seguire l’attività didattica. I locali dovranno essere conformi alle disposizioni di sicurezza per evitare la diffusione dei contagi da Covid-19. Il Csi Piemonte integrerà il numero verde della Regione con un servizio dedicato alle scuole.
“Poter disporre di una banda larga moderna, efficiente e diffusa su tutto il territorio - aggiunge l'assessore regionale all'Istruzione Elena Chiorino - consentirebbe davvero al Piemonte di accelerare anche per quanto riguarda la scuola e l'istruzione. Situazioni di emergenza, come il coronavirus, dimostrano che l'alta velocità telematica può essere fondamentale anche per l'attività didattica, oltre che, ovviamente, per miriadi di altre applicazioni. Mi auguro che il governo accolga questa richiesta, che viene incontro alle esigenze anche di tanti territori ad oggi sostanzialmente isolati e che necessitano di una connessione veloce ed efficiente”.