Primi due casi di coronavirus in Granda. Lo fa sapere, stamane (venerdì 6 marzo), l'assessorato regionale alla Sanità. Entrambi i contagiati, che vivono nel territorio di competenza dell'Asl Cn2, sono in "isolamento domiciliare"; all'ospedale Santa Croce e Carle si trova una terza persona colpita dal virus, non residente in provincia di Cuneo, ma destinata al nosocomio del capoluogo che è inserito nella rete di strutture sanitarie con cui si fa fronte all'emergenza.
A livello regionale, il bilancio è di 135 persone risultate positive al test: di queste 80 sono ricoverate in ospedale e 52 si trovano in "isolamento domiciliare", mentre i deceduti sono 3. Per tutti i casi di pazienti positivi al "tampone", la prassi prevede un secondo test - con strumenti più sofisticati - attraverso il quale il contagio viene confermato o smentito; lo effettua l'Istituto superiore di Sanità, che in queste settimane deve però far fronte a un numero elevatissimo di richieste.
Nella serata di ieri (giovedì 5 marzo), è risultata positiva al coronavirus una coppia di 80enni ricoverata all'ospedale Molinette; lui si trova in Rianimazione. Proprio il "fabbisogno" di posti in Terapia intensiva è una delle principali minacce che il coronavirus comporta, come la Fedeltà ha spiegato.
Nella mattinata di venerdì, intanto, il presidente Alberto Cirio reso noto che aumentano i posti di Rianimazione negli ospedali del Piemonte: “Siamo arrivati a 270 letti. Li abbiamo potenziati con dei caschi di ventilazione, che permettono di affrontare le crisi respiratorie”.