Il numero dei contagiati da coronavirus in Piemonte non si ferma ed ha contributo a inasprire le misure in tutto il Piemonte. Nelle ultime 24 ore (secondo il bollettino diffuso dalla Regione alle ore 13 dell'8 marzo), le persone risultate positive al "tampone" sono passate a 320 (100 più di ieri). In ospedale ne sono ricoverate 214: di queste 38 si trovano in terapia intensiva, e 176 in altri reparti. Sono in isolamento domiciliare fiduciario 63 persone. Cinque le persone decedute. Finora sono 1.511 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1009 sono risultati negativi. Tre i casi di contagio nella provincia di Cuneo (nel territorio dell'asp Cn2 Alba-Bra). E resta al "Carle" l'uomo trasferito dal Torinese al presidio di infettivologia di Cuneo. Nel pomeriggio è arrivata la conferma della positività al “coronavirus covid-19” di tre pazienti deceduti tra la notte scorsa e questo pomeriggio all’ospedale di Tortona, trasformato in Covid-Hospital. Si tratta di due uomini, uno di 81 anni di Pontecurone e uno di 75 anni di Rosignano Monferrato, e di una donna di 90 anni di Carezzana. Tutti presentavano un quadro clinico compromesso.
Presto i controlli nei locali troppo affollati: richiesto l'aiuto dell'Arpa
L’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, ha deciso di estendere temporaneamente il raggio di competenze di Arpa Piemonte per il contenimento della diffusione del Coronavirus: “Lunedì mattina faremo il punto in una riunione per individuare azioni in grado di alleggerire il lavoro delle Asl e dei Comuni per tutelare la salute pubblica”. Da più Comuni infatti sono arrivate segnalazioni di assembramenti di persone all’interno di locali pubblici che non osservano le indicazioni del Ministero della Sanità sul rispetto del metro di distanza tra ognuna di esse: “Questi comportamenti non aiutano - sostiene Marnati -. Le disposizioni per evitare la diffusione del virus sono chiare e vanno tutte nella direzione di scoraggiare gli assembramenti di persone. Purtroppo sono ancora molti i giovani che dimostrano di non percepire la gravità della situazione in atto”.