Di fronte all’estendersi del coronavirus nel nostro Paese e anche nel nostro territorio, sono numerosi gli appelli alla preghiera.
Don Pierangelo Chiaramello, Rettore del Santuario e vicario generale della diocesi di Fossano, invita tutti i fedeli a pregare in casa. "Facciamo di questo digiuno eucaristico un allenamento all'ascolto del Vangelo e un’occasione per una pratica rinnovata e intensificata di preghiera famigliare! Ritroviamo la via domestica della fede, una fede a misura di famiglia, anche se composta da un solo individuo. Non rinunciamo a questo esercizio di ascolto, meditazione e preghiera. Ogni volta che si prega si lega la propria voce a quella di tutti i credenti del mondo. La preghiera non risolve tutto, ma tutto può essere risolto a partire dalla preghiera".
Mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e Presidente della conferenza episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta, ha chiesto ai sacerdoti, religiosi religiose, monasteri e associazioni cattoliche e fedeli di recitare ogni giorno insieme in famiglia o nella comunità questa preghiera:
“Dio onnipotente ed eterno,
dal quale tutto l’universo riceve l’energia, l’esistenza e la vita,
noi veniamo a te per invocare la tua misericordia,
poiché oggi sperimentiamo ancora la fragilità della condizione umana
nell’esperienza di una nuova epidemia virale.
Noi crediamo che sei tu a guidare il corso della storia dell’uomo
e che il tuo amore può cambiare in meglio il nostro destino,
qualunque sia la nostra umana condizione.
Per questo, affidiamo a te gli ammalati e le loro famiglie:
per il mistero pasquale del tuo Figlio
dona salvezza e sollievo al loro corpo e al loro spirito.
Aiuta ciascun membro della società a svolgere il proprio compito,
rafforzando lo spirito di reciproca solidarietà.
Sostieni i medici e gli operatori sanitari,
gli educatori e gli operatori sociali nel compimento del loro servizio.
Tu che sei conforto nella fatica e sostegno nella debolezza,
per l’intercessione della beata Vergine Maria
e di tutti i santi medici e guaritori,
allontana da noi ogni male.
Liberaci dall’epidemia che ci sta colpendo
affinché possiamo ritornare sereni alle nostre consuete occupazioni
e lodarti e ringraziarti con cuore rinnovato.
In te noi confidiamo e a te innalziamo la nostra supplica,
per Cristo nostro Signore. Amen”.