Un altro giro di vite. Un'altra stretta per i sessanta milioni di italiani ai quali il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato in diretta questa sera, mercoledì 11 marzo. "Solo pochi giorni fa vi ho presentato alcune restrizioni, chiedendovi di cambiare le abitudini per combattere il Coronavirus. Sapevamo che probabilmente sarebbero seguite altre richieste". E infatti non sono tardate: il presidente ha infatti annunciato che rimarranno chiusi tutti gli esercizi commerciali e tutti i ristoranti. Stop forzato al lavoro non solo dei negozi, ma anche di estetiste, parrucchieri, bar, pub... I ristoranti potranno continuare a lavorare solo con la modalità "consegna a domicilio".
Gli studi professionali e le ditte dovranno incentivare il più possibile il telelavoro, oppure concedere ferie e permessi. Le industrie dovranno chiudere i reparti non fondamentali per la produzione.
Rimarranno aperti soltanto le farmacie e le parafarmacie ed i supermercati di alimentari, "per cui non correte a fare provvista di cibo, quelli rimarranno aperti" ha specificato il presidente Conte. Saranno garantiti anche i trasporti, i servizi bancari, postali e assicurativi, così come il lavoro nella zootecnia e agricoltura.
"Abbiamo iniziato ora lo sforzo. I risultati li avremo soltanto tra un paio di settimane", ha anticipato il presidente del Consiglio. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci e correre più forte domani", ha concluso Conte annunciando anche la nomina a Commissario Delegato per le terapie intensive con "ampi poteri" di Domenico Arcuri.
“Ringraziamo il Governo per aver ascoltato la nostra profonda preoccupazione - ha commentato il presidente del Piemonte Alberto Cirio - e per aver accolto la proposta di misure più rigide e severe, così come chiesto anche dalla nostra Regione. Il Piemonte farà la sua parte, insieme al resto d’Italia. Ma di fronte a un sacrificio così grande, adesso serve da parte di tutte le istituzioni, italiane ed europee, un sostegno economico immediato e altrettanto grande”.