L’emergenza Coronavirus sta riversando sulle farmacie un fiume di richieste che non trovano più risposta presso altri presidi: i cittadini, invitati a non rivolgersi ai Pronto soccorso e agli studi medici (per evitare il diffondersi dei virus) si rivolgono al farmacista di fiducia.
Un presidio di base, uno “sportello” che rivela tutta la sua importanza in questa emergenza sanitaria.
Un ruolo, tuttavia, non sempre riconosciuto e di conseguenza non sufficientemente tutelato: se per i Pronto soccorso, gli ospedali e gli studi medici si sono previste forme di tutela della salute degli operatori (sbarramento degli ingressi attraverso triage preventivo degli utenti, ecc...) per le farmacie al momento non sono state previste specifiche misure di protezione del personale.
Il servizio su La Fedeltà di mercoledì 11 marzo