Coronavirus e spostamenti

Proviamo a fare chiarezza sulle nuove disposizioni: autocertificazioni, passeggiate, attività fisica...

Polizia Municipale Controlli Coronavirus
Via Roma a Fossano: la Polizia Locale effettua controlli sugli spostamenti dei cittadini

Le nuove disposizioni emanate per il contrasto alla diffusione del coronavirus si traducono in un giro di vite ancora più stretto per quanto riguarda le nostre abitudini. E se l’invito pressante è quello a restare a casa, molti si chiedono quali sono le motivazioni che permettono di lasciare le proprie mura. Cerchiamo di fare chiarezza.

Com’è stato più volte ribadito, gli spostamenti sono consentiti per lavoro, salute o “necessità” (ad esempio il fare la spesa o il dover accudire un anziano). Queste motivazioni devono essere “auto-certificate” in caso di controllo da parte delle Forze dell’ordine, che potranno verificare la veridicità: ad esempio, se la persona fermata dichiara che si sta spostando per lavoro, gli agenti di Polizia o i carabinieri potranno contattare il datore di lavoro. È disponibile un modulo di autocertificazione, che chiunque può stampare (scaricalo da qui); a chi ne è sprovvisto sono le stesse Forze dell’ordine a consegnarlo in caso di controllo.

L’autocertificazione può essere richiesta anche a chi esce a piedi: anche per questo ci si chiede se sia vietato o meno fare una passeggiata. Al momento non risulta vietato, così come non è vietato praticare attività sportiva all’aperto purché ciò non avvenga in gruppo:  in contesti come le città, dove gli spazi in cui si può fare una passeggiata o una corsa sono limitati, probabilmente è difficile compiere queste attività senza che, di fatto, si crei assembramento, mentre nelle aree di periferia o rurali lo stesso problema non dovrebbe presentarsi. “Via libera” ovviamente per chi deve portare il cane fuori per la pipì.