Disagio e sofferenza sono le realtà che quotidianamente la Caritas abbraccia con i suoi servizi, e in piena emergenza Coronavirus non può fermare la sua opera: “La Caritas c’è e non abbandona chi ha più bisogno” sottolinea il direttore della Caritas Nino Mana. Ma ovviamente, come è avvenuto per le altre attività ecclesiali, ha chiuso i suoi uffici e i suoi centri di ascolto, per ridurre allo stretto necessario i contatti sociali. Come richiesto dalle norme varate dal Governo a riprese successive e inasprite ieri sera con la chiusura di tutte le attività commerciali (tranne quelle che forniscono beni e servizi essenziali): “Rispettiamo tutte le disposizioni emanate - dice Nino Mana -, ma non siamo scappati! Abbiamo chiuso l’Ufficio Caritas di via Vescovado (come tutti gli uffici diocesani, Curia compresa), il Centro di Ascolto di via Boetti, l’Emporio/Bottega 23 e l’Officina del Possibile di via Matteotti, la scuola di italiano… Sulle porte di tutti questi locali c’è comunque il mio numero di cellulare (335.8334632) da chiamare per le emergenze. Ci tengo a precisarlo - afferma il direttore Caritas -, ci siamo e non abbandoniamo nessuno!”.
“La rete Caritas c’è e svolge i servizi essenziali - spiega -. Ma abbiamo modificato alcune procedure operative affinché l’azione caritativa sia più vicina alle esigenze di chi soffre e si svolga in modo sicuro per i volontari. Per quanto riguarda la distribuzione dei 'pacchi caritatevoli', abbiamo invitato i parroci e gli operatori caritas parrocchiali a segnalarci i casi più problematici perché non vogliamo lasciarli soli. Al posto della borsa, diamo a queste persone dei buoni acquisto prepagati dello stesso importo di quanto ricevevano in beni all’Emporio, tarati sulla composizione del nucleo familiare. Ognuno poi li usa per farsi la spesa autonomamente”.
La mensa francescana, ospitata nei locali del Convento dei Cappuccini con ingresso da via Verdi, per qualche giorno ha continuato a servire pasti da asporto (perché, a causa degli spazi ristretti, non era più possibile servire i pasti tutti insieme), ma da oggi (giovedì 12 marzo) è chiusa.
Resta invece attivo il servizio di spesa con la consegna a domicilio: “Con i casi più gravi mi occupo io direttamente della consegna, prendendo tutte le precauzioni necessarie. Alcuni giovani delle parrocchie Spirito Santo e Salice hanno offerto la loro disponibilità, ma al momento devo ancora organizzare il loro servizio”. Nel frattempo, la Caritas continua a ritirare dai supermercati le eccedenze alimentari: anziché distribuirle a soggetti diversi, consegna tutto al condominio solidale ‘Divina Provvidenza’, che poi provvede a fornirlo in modo mirato.