Papa Francesco, sette anni all’insegna di sinodalità e prossimità

Padre Federico Lombardi traccia un bilancio del settimo anniversario dell'elezione di Papa Francesco al soglio di Pietro, avvenuta il 13 marzo 2013

Vatican City, March 31st 2013 - Saint Peter's Square - Pope Francis delivering his traditional Urbi et Orbi message and blessing >< Città del Vaticano, 25 dicembre 2012 - La Benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco in Piazza San Pietro.
Foto Siciliani-Gennari Sir

“Sinodalità”. Padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, sceglie questa parola per tracciare un bilancio dei primi sette anni di pontificato di Francesco. Il riferimento per l’anno appena trascorso è al Sinodo per l’Amazzonia, quello relativo all’agenda futura è il Sinodo convocato da Bergoglio su questo tema per il 2022. Ma la “sinodalità” è una delle caratteristiche più pregnanti della “Chiesa in uscita” di Francesco – spiega Lombardi al Sir – oltre che uno stile di vita: “Il suo pontificato è un esempio di nuova evangelizzazione all’insegna della prossimità e della misericordia, della vicinanza alla gente, alle cui attese risponde con il suo linguaggio e le sue azioni”.
Il settimo anniversario di pontificato di Francesco è segnato da un evento, come l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, eccezionale e imprevedibile per vastità di diffusione e durata. Ha già cambiato la scansione delle attività papali, con le dirette in streaming dell’Angelus, delle messe a Santa Marta e delle udienze del mercoledì. Qual è il significato di tutto questo?
È il segno del fatto che la Chiesa, in modo maturo e responsabile, partecipa con la sua vicinanza alla società in cui è inserita e rispetta le indicazioni per il bene comune che sono state date anche dalle autorità competenti. Da un lato, è un segno di solidarietà, di collaborazione e di rispetto, dall’altro è una forma di grande partecipazione alla situazione difficile che stiamo vivendo, all’insegna della preoccupazione e del sostegno a ciò che la gente vive e alle conseguenze che l’emergenza sanitaria in atto sta avendo sulla sua vita, sui comportamenti, sulle attività educative ed economiche. Una testimonianza, in sintesi, della partecipazione e della solidarietà che la situazione, non solo nazionale ma mondiale, impone come doverose... continua a leggere l'intervista