“Ecco i compiti del commissario straordinario”

La presentazione di Vincenzo Coccolo, che aiuterà il Piemonte ad affrontare l'emergenza: "Farà da cappello nell'Unità di crisi"

Arriva il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus in Piemonte

Il Piemonte ha un commissario straordinario per la gestione dell’«emergenza coronavirus». È Vincenzo Coccolo; proviene dalle fila della Protezione civile e si è occupato di situazioni difficili come la gestione dei rifiuti in Campania, il terremoto di Mirandola e i flussi migratori. La sua presentazione è avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi (17 marzo), attraverso una videoconferenza proiettata in streaming.

Il suo ruolo sarà quello di “fare da cappello” a tutti i settori operativi dell’Unità di crisi che il Piemonte ha attivato prima di tutte le altre regioni; peraltro, contestualmente con l’arrivo del commissario straordinario, la stessa Unità di crisi si arricchisce di nuovi dipartimenti. “La Protezione civile è soprattutto organizzazione e coordinamento: occorre mettere a sistema le enormi capacità che ha la regione”, è stato il commento di Coccolo, che ha sì confermato come quella attuale sia “un’emergenza epocale”, in cui ogni piemontese deve mettere a disposizione le proprie competenze, ma ha anche aggiunto come “il sistema Piemonte ha la capacità di superarla” e già “si vede un poco di luce in fondo al tunnel”.

Il presidente della Regione Alberto Cirio ha sottolineato come Coccolo sia dotato di “professionalità, competenza e posatezza”. “La crisi – ha aggiunto il governatore del Piemonte – da sanitaria è diventata anche sociale, di ordine pubblico e per quanto riguarda gli approvvigionamenti”. Proprio per questo si è resa necessaria la nomina di un commissario straordinario.

Quanto all’evolversi della situazione, Cirio non ha però nascosto una certa fiducia, dovuta all’aver adottato in tempo misure di contenimento che dovrebbero produrre i loro effetti.

Durante la videoconferenza sono state inoltre presentate alcune novità che riguardano il personale sanitario del Piemonte: si lavora perché tutti i dipendenti possano essere sottoposti al tampone per il coronavirus, ed è stato chiesto al Governo di poter premiare in denaro il loro lavoro straordinario. Sono in arrivo, inoltre, nuovi “dispositivi di protezione individuale”: le mascherine saranno destinate innanzitutto agli ospedali, ma non dovrebbero mancare neppure per medici di base e farmacisti.

È stato infine confermato come l’ospedale di Verduno si specializzerà nella cura dei pazienti colpiti dal coronavirus. La Terapia intensiva dovrebbe accogliere 30 posti.