Vescovo Delbosco, indicazioni su funerali e celebrazione dei sacramenti

Vescovo di Cuneo e Fossano: “Ci rattrista la disposizione di chiudere i cimiteri; non annullare del tutto il commiato da chi muore in questi giorni e la cura per la memoria dei defunti”

Cimitero Fossano

In questo tempo di emergenza sanitaria, il vescovo di Cuneo e di Fossano, Piero Delbosco, dopo essersi confrontato con gli uffici delle rispettive Curie, ha inviato ai presbiteri, ai diaconi, alle religiose, ai fedeli collaboratori e a tutto il popolo cristiano delle diocesi di Cuneo e di Fossano alcune disposizioni e istruzioni da seguire (sono reperibili sul sito della diocesi di Cuneo).

Non lasciare solo nessuno - Il vescovo Piero Delbosco desidera innanzitutto manifestare la sua vicinanza a chi in questo momento è solo, ricordando che proprio ora i piccoli gesti possono fare la differenza. Pensa agli anziani che aspettano una telefonata e alle fasce più deboli della nostra società che adesso non hanno più il lavoro e che in molti casi sono presi a cuore dalla Caritas.

Salvaguardare la pietà verso i defunti - “In tempo di emergenza sanitaria, la pietà umana e cristiana verso i defunti non può essere cancellata - così dice il vescovo -. Le prescrizioni igieniche delle autorità vanno rispettate in modo scrupoloso - continua -, tuttavia questo non deve annullare del tutto il commiato da chi muore in questi giorni e la più generale cura per la memoria dei defunti. Ci rattrista la disposizione di chiudere i cimiteri che alcuni sindaci stanno prendendo - sottolinea mons. Delbosco -: pur rispettando le decisioni di chi deve governare in questo momento non facile, riteniamo però che, come si lasciano aperti i mercati alimentari o altri esercizi ritenuti essenziali, così anche si può garantire un regolato accesso ai luoghi della memoria dei defunti, così come le autorità ecclesiastiche hanno garantito l’apertura delle chiese”.

La celebrazione dei Sacramenti rimane necessaria, anche se viene contenuta o differita - Il vescovo ricorda la necessità della celebrazione dei Sacramenti per la vita della Chiesa “al fine di salvaguardare la vita cristiana in questo tempo di emergenza sanitaria, consapevole che non basta pregare a casa perché i Sacramenti celebrati nella Chiesa sono necessari per la salvezza”. Il momento di crisi epidemiologica conduce verso la decisione di rinviare Battesimi, Prime comunioni, Cresime e Matrimoni.
Per quanto riguarda la celebrazione del Triduo pasquale invece si decideranno presto le modalità. Non potendo, in questi giorni, adempiere all’obbligo di partecipare all’Eucaristia di domenica e nelle altre feste di precetto i parroci, attraverso i social media, devono raccomandare a tutti i fedeli di pregare personalmente. È possibile unirsi spiritualmente alla messa domenicale presieduta dal vescovo e trasmessa su Telegranda, canale 186 del digitale terreste, alle ore 11. Per la confessione individuale, si seguano le prescrizioni igieniche, facendo il possibile per favorirla quando richiesta. Per l’amministrazione dell’Unzione degli infermi si seguano le prescrizioni igieniche, lasciando che in ospedale - avvisato il personale sanitario - la amministrino soltanto i cappellani, con tutti gli accorgimenti igienici necessari.

Precauzioni sanitarie - La diocesi ha fornito le indicazioni sanitarie da seguire sia per la Confessione che per l’Unzione degli infermi elaborate con consulenza specialistica in conformità con il Ministero della salute.