Chiusa ogni attività non strettamente necessaria

L'annuncio alle 23.20 via Facebook del presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Conte Giuseppe
Foto Ansa/Sir

Il premier Conte ha definito questo periodo il più difficile dal dopoguerra, questa sera (sabato 21 marzo) quando intorno alle 23.30 in diretta Facebook ha annunciato nuove restrizioni. Un altro giro di vite "che rallenta il comparto produttivo ma non lo ferma" e che stabilisce la chiusura di ogni attività produttiva non strettamente necessaria. Chiuderanno quindi, fino al 3 aprile, tutte le attività non strettamente necessarie. "Resteranno aperti supermercati, alimentari, farmacie e parafarmacie. E i servizi essenziali saranno garantiti" - ha detto Conte. Servizi bancari, postali e assicurativi saranno mantenuti, così come il trasporto pubblico e l'informazione. "So che è uno sforzo grande che chiediamo ad ognuno di voi. Ma restare a casa è uno sforzo minimo se confrontato con lo sforzo che invece stanno mettendo in campo altre persone in questo momento, chi lavora in ospedale, chi lotta contro la malattia, chi garantisce la sicurezza o chi ad esempio lavora nei supermercati".

Il giorno prima il ministero della Salute aveva pubblicato un'ordinanza relativa l'attività all'aria aperta, mentre la Regione Piemonte aveva già stabilito ulteriori restrizioni per evitare il più possibile assembramenti