L’esercito delle sarte che cuciono mascherine

Ancora adesioni all'iniziativa dell'Unione del Fossanese: oltre cento volontarie sono al lavoro per fronteggiare il coronavirus

La consegna delle mascherine all'Ordine provinciale del medici

È un esercito. Ormai sono oltre cento le sarte – alcune professioniste – che cuciono mascherine per fronteggiare l’«emergenza coronavirus»: il loro numero è aumentato di molto, in poco tempo. Ci sono soprattutto donne, ma anche alcuni uomini; vivono a Bene Vagienna, Bra, Caraglio, Centallo, Cervasca, Cervere, Fossano, Lequio Tanaro, Narzole, Pamparato, Salmour, Sant’Albano Stura e Trinità.

È stata l’Unione dei Comuni del Fossanese – realtà di cui fanno parte Bene Vagienna, Genola, Salmour, Sant’Albano Stura e Trinità – a lanciare l’iniziativa, “reclutando” sarte che fossero disponibili a lavorare gratuitamente per la realizzazione di mascherine da destinare sia a personale sanitario e industrie della Granda, sia a residenti nella stessa Unione. Non meno importante del lavoro delle volontarie, è la fornitura del materiale: in parte è stato donato da alcune aziende, in parte è stato acquisito dall’Unione del Fossanese con le offerte che sono giunte a loro volta molto numerose. Il design della mascherina, che ha raccolto apprezzamenti da più parti, si deve a Claudio Ambrogio, che da questo punto di vista ha giocato “in casa”: il sindaco di Bene Vagienna, che al momento ricopre il ruolo di presidente dell’Unione del Fossanese, è infatti il titolare della “Boutique della sposa”.

La Boutique ha fornito anche la prima tranche di materiale per le mascherine, cui hanno lavorato le volontarie dell’associazione “Mani amiche” di Salmour. Nei giorni seguenti, l’iniziativa dell’Unione del Fossanese ha ottenuto nuove, massicce adesioni, fino a raggiungere i numeri attuali.

L’Unione del Fossanese ha attivato, intanto, numerosi canali attraverso i quali è possibile sostenere l’iniziativa con donazioni che permetteranno di continuare la produzione. Innanzitutto, chi si reca per richiedere la maschierina nella farmacia o parafarmacia del proprio paese, nei Comuni dell’Unione, può lasciare un’offerta. È inoltre possibile sfruttare un conto corrente bancario che la Cassa di risparmio di Fossano ha attivato gratuitamente: le coordinate Iban sono IT 31 Q 06170 46320 000001614480, l’intestazione “Unione del Fossanese - aiutaci ad aiutarti” e la  causale “Donazione”. Infine ci si può collegare all’indirizzo https://www.gofundme.com/f/unione-del-fossanese-e-virus-aiutaci-ad-aiutarti.

I promotori dell’iniziativa hanno privilegiato, fra i destinatari, le strutture sanitarie, il cui personale è in prima linea nella lotta al coronavirus: nei giorni scorsi, delle mascherine sono così giunte all’ospedale Santa Croce di Cuneo e all’Ordine dei medici della Provicina sempre di Cuneo (le ha ritirate, in questo secondo caso, il vicepresidente dell’ente, Claudio Blengini). Ma i dispositivi, preziosi per il contrasto alla diffusione del virus, stanno arrivando anche in molte aziende e nelle farmacie e parafarmacie dell’Unione del Fossanese.