Case di riposo, “servono formazione, dispositivi di protezione e tamponi per il personale”

L’appello della Cgil a Regione e Asl

Coronavirus Mascherina W01

“Se vogliamo evitare altre situazioni angoscianti come quella che si sta vivendo presso la Fondazione Opera Pia Garelli di Garessio (dove è stato individuato un focolaio di infezione che ha riguardato un consistente numero di ospiti e operatori - ndr), occorre rafforzare rapidamente la collaborazione fra le Aziende Sanitarie e le Case di riposo. È l’appello lanciato dalla Cgil Funzione pubblica della provincia di Cuneo, che ha individuato - in seguito a un’indagine su oltre 70 strutture della Granda - alcune criticità che chiede vengano rapidamente affrontate e risolte.
“La prima criticità - spiegano dalla Cgil - si evidenzia nella insufficiente informazione e formazione del personale sulle procedure da seguire nell’emergenza ed in una carenza di appropriati dispositivi di protezione individuale (dpi). Tutte le case di riposo devono essere messe in condizione di assicurare la fornitura giornaliera dei dispositivi di protezione a tutti gli operatori nella struttura. La seconda riguarda le difficoltà riscontrate, in tutti i casi di sospetto contagio, nell’assicurare a tutto il personale l’esame del tampone, misura che darebbe maggiore tranquillità al personale, assicurando maggiore sicurezza sanitaria alla struttura”.
Il sindacato lamenta invece che “ad oggi gli interventi più significativi si riducono ad una Delibera della Giunta regionale che permetterebbe la sostituzione del personale qualificato, eventualmente assente, con altro non sufficientemente qualificato (da molto tempo, mancano Oss nella nostra realtà), e da una lettera, a nostro parere discutibile, inoltrata dalle Asl alle Residenze sanitarie assistenziali, in cui si richiede la disponibilità all’attivazione di posti letto per malati Covid presso le strutture.
Non sono questi gli interventi mirati a ridurre il contagio ed i danni, in particolare per la popolazione anziana.
Chiediamo pertanto alla Regione, attraverso le Asl, i Distretti ed i servizi di prevenzione, di compiere un ulteriore sforzo per sostenere le numerose case di riposo, le strutture socio sanitarie e assistenziali presenti sul territorio: serve una rapida azione di formazione del personale per affrontare qualsiasi situazione di emergenza e rafforzare le misure di contenimento e prevenzione del contagio; serve verificare la sufficiente e adeguata fornitura dei “dpi” in tutte le strutture e per tutti gli operatori; serve attivarsi immediatamente nell’assicurare il tampone agli operatori anche in presenza di casi sospetti. Senso di responsabilità non retorico nei confronti degli anziani, riconoscenza verso gli operatori che, con impegno, li assistono”.