I vicari generali delle diocesi di Cuneo e di Fossano don Giuseppe Panero e don Pierangelo Chiaramello hanno reso noto sui siti delle due diocesi alcune precisazioni in merito alle precedenti disposizioni di mercoledì 18 marzo per quanto riguarda la celebrazione dei Sacramenti e del Triduo pasquale, come pure sulla creazione di un Fondo diocesano di solidarietà.
La celebrazione dei sacramenti
I Battesimi dei catecumeni adulti già eletti dovranno essere rimandati ad una domenica di Pasqua, da determinare in base allo sviluppo della situazione, mentre per Cresime e Prime comunioni i parroci sono invitati a differire tutte le celebrazioni a quando la situazione sanitaria si sarà stabilizzata: “Ad oggi e fino al 3 aprile, o comunque fino a quando ci sarà un nuovo pronunciamento ufficiale del governo italiano sul mantenimento delle odierne restrizioni, non possediamo ancora elementi significativi per assumere una decisione definitiva sul rimandare o meno in autunno ogni celebrazione”. Per questo motivo chiediamo ai parroci di avere ancora un po’ di pazienza e di non prendersi la libertà di confermare o riprogrammare alcuna celebrazione dei Sacramenti per i mesi di aprile, maggio e giugno. Cerchiamo di non andare «in ordine sparso», per non creare inutile confusione tra i fedeli, nelle famiglie e nelle comunità cristiane". Perciò, dopo le prossime nuove disposizioni del governo, saranno rese pubbliche anche le decisioni diocesane in merito.
Inoltre, nelle diocesi di Cuneo e di Fossano sarà possibile ai sacerdoti negli ospedali e nelle strutture sanitarie valutare l’opportunità di impartire il sacramento della Penitenza con l’assoluzione generale, senza la confessione individuale, come suggerito dalla Nota della Penitenzieria apostolica del 19 marzo, sentito o almeno avvisato il vescovo diocesano.
Il Triduo pasquale
In merito ai riti del Triduo pasquale, da giovedì 9 a domenica 12 aprile, i vicari generali, sulla base di quanto fatto anche dalle altre diocesi italiane, ritengono che, se perdurassero le odierne restrizioni, potranno essere celebrati nelle due chiese cattedrali e nelle chiese parrocchiali (soltanto in quelle centrali per le Unità pastorali), o comunque come determinato dai Vicari generali, senza concorso di popolo, ma con la collaborazione di pochi fedeli e la possibilità di trasmetterli in diretta streaming. Per quanto riguarda la messa crismale si resta in attesa dell’indicazione del Consiglio permanente della Cei: ad oggi si sta ventilando la possibilità di celebrarla nella veglia di Pentecoste, sabato 30 maggio.
Sacerdoti malati e riservatezza
“Vogliamo esprimere - dicono don Panero e don Chiaramello - affettuosa vicinanza ai nostri presbiteri che si sono ammalati nel contesto di questa pandemia. Oltre alla preghiera e all’aiuto materiale possibili ci impegniamo a garantirne la riservatezza: le Curie diocesane (don Giuseppe Pellegrino per Cuneo e don Pierangelo Chiaramello per Fossano) si impegnano a non confermare all’opinione pubblica notizie sullo stato di salute dei nostri chierici o di altri fedeli collaboratori senza avere prima il loro consenso esplicito che potranno dare o negare, anche tenendo conto della salvaguardia delle persone con cui sono venuti in contatto nelle ultime settimane”.
Fondo di solidarietà
I settori Carità e impegno sociale della Curie diocesane di Cuneo e di Fossano assicurano che attraverso le nostre Caritas si stanno portando avanti tante attività importanti in stretta collaborazione con le amministrazioni locali. “Nella fedeltà alla missione della chiesa - dice don Flavio Luciano, vicario episcopale per la carità e l’impegno sociale - chiamata ad avere uno sguardo di amore particolare verso i poveri e gli ultimi, stiamo accompagnando con attenzione tutte quelle realtà del Terzo settore che con mille difficoltà ma tantissima dedizione e creatività camminano con le persone fragili. Come Chiesa dobbiamo far sentire il nostro appoggio e ringraziare di cuore tutti coloro che si spendono e danno testimonianza di come la parabola del buon samaritano si attualizzi ogni giorno all’interno delle nostre case o delle strutture di assistenza. Come segno concreto di impegno - continua don Luciano - abbiamo deciso di creare un Fondo di solidarietà emergenza Covid-19 delle diocesi di Cuneo e Fossano, con erogazioni dai fondi delle Curie diocesane e liberi contributi di singole parrocchie. Su proposta dei direttori delle Caritas diocesane e degli altri uffici dei settori Carità e impegno sociale delle nostre Curie, utilizzeremo questo fondo per acquistare materiale sanitario oggi indispensabile e mettere in atto altri interventi a favore, in particolare, di quelle strutture sul territorio che si trovano in situazioni maggiormente difficili e non riescono ad avere altri aiuti: ad esempio le tante case di riposo gestite da enti ecclesiastici, come pure le associazioni o cooperative che sostengono minori, famiglie con figli disabili, lavoratori in situazioni di grave precarietà”.
Le erogazioni e i contributi per tale «Fondo di Solidarietà emergenza Covid19 delle diocesi di Cuneo e Fossano» vanno versati sul conto corrente bancario intestato a Diocesi di Fossano-Cuneo presso la Cassa di risparmio di Fossano, l’IBAN è: IT 50 B 06170 46320 000001614513.
Considerata anche l’impossibilità di svolgere le previste collette quaresimali nelle nostre chiese, tale iniziativa sostituisce le proposte formulate per la Quaresima di fraternità, che verrà ripresa più avanti, superata l’emergenza.