Positivo al Covid-19, è morto a 82 anni Angelo Francesco Giorgis

Ospite del Sant’Anna, è mancato venerdì notte al Carle. È il primo fossanese

Giorgis Angelo Francesco

Angelo Francesco Giorgis è il primo fossanese vittima del Covid-19. Aveva 82 anni ed è mancato venerdì notte all’ospedale Carle di Cuneo. Affetto da gravi patologie, era ospite dell’Opera Pia Sant’Anna - Casa Sordella. Al Carle era stato trasportato in ambulanza nella notte precedente a quella del decesso, dopo alcuni giorni di febbre. Sottoposto a tampone, è risultato positivo. 

Nato nel 1938 da una famiglia contadina, aveva perso durante la guerra il padre e il fratello maggiore. Operaio alla Michelin di Fossano, ha dedicato tutta la propria vita alla moglie Maria Lorenzina, ai figli Rosanna, Carlo e Daniela, ed ai nipoti Francesco, Lorenzo, Alessandro, Giulia, Cecilia e Gabriele. Era donatore di sangue all’Avis, dov’era giunto vicino al limite delle 100 donazioni.

La moglie e i figli lo ricordano così: “Francesco è sempre stato un padre e un uomo buono e sorridente con tutti, pronto ad aiutare chi aveva bisogno. Con la sua presenza dolce e rassicurante, era amato da noi e dai nostri molti cugini. Anche nei giorni più difficili non ha mai fatto mancare un sorriso a nessuno. Ci ha trasmesso valori quali l’onestà, l’umiltà e l’importanza del lavoro. Qualità proprie di una generazione che ha saputo far rinascere l’Italia nel dopoguerra e che dovremmo riscoprire per risollevarci dalle vicende delle ultime settimane”.

“Vorremmo - concludono - cogliere l’opportunità per ringraziare tutti quanti, in questo momento di dolore reso ancora più difficile dall’impossibilità di rimanergli accanto negli ultimi giorni di malattia e di celebrare un funerale, ci hanno fatto sentire meno soli con parole di stima e conforto, attraverso telefonate, email, messaggi, video. Sono atti che riscaldano i cuori”. 

Di seguito pubblichiamo la nota diramata dal Cda e dalla direzione sanitaria della Casa di riposo.

“Pur avendo attuato sin dai primi giorni tutte le misure previste in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid19, anticipando in alcuni casi le limitazioni e i divieti imposti dalla normativa, abbiamo avuto la conferma di positività al virus di un nostro Ospite, già affetto da multiple patologie croniche trasferito nella data di venerdì in Ospedale per un peggioramento del quadro clinico, dove è mancato dopo qualche ora.

Il verificarsi di casi di positività al nuovo coronavirus in struttura era un fatto ritenuto plausibile nell’evoluzione dell’epidemia, per contrastare la diffusione della quale il Consiglio di amministrazione e la Direzione di sanitaria della struttura hanno adottato ogni misura tecnica ed organizzativa prescritta dalle disposizioni ministeriali e consigliata dalla letteratura scientifica. 

Il caso è stato segnalato puntualmente all’Ufficio Igiene dell’Asl Cn1 che sta esaminando la pratica inoltrata dal Medico competente e dal responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della struttura sulle misure da intraprendere nei confronti del personale esposto al rischio di infezione circa l’esecuzione dei tamponi orofaringei. Una iniziativa richiesta da più parti in questi giorni alle Autorità competenti per individuare e isolare eventuali portatori asintomatici tra gli operatori, che restano potenziali vettori dell’infezione.

Per questo motivo il nostro atteggiamento è stato quello di comportarci tutti come possibili portatori, rimanendo isolati il più possibile e adottando le misure previste di igiene e disinfezione, distanza e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale che, con tutte le note difficoltà a reperirli, l’Ente ha assicurato e messo in uso da subito.

Per quanto riguarda il nucleo interessato, è stato disposto l’isolamento domiciliare, che impone agli ospiti di rimanere nella propria camera, senza usufruire degli spazi comuni. L’assenza di contatti dell’ospite con l’ambiente esterno ci fa considerare l’episodio come circoscritto al nucleo dove egli risiedeva, senza riflessi su altri nuclei.

Vogliamo rassicurare i parenti degli ospiti e tutta la popolazione, per quanto possibile in questo momento, sul fatto che, nonostante il regime di isolamento a cui sono sottoposti, cosa per la quale ci dispiace moltissimo, sappiano che sono tutelati e continuamente sorvegliati.

Il nostro pensiero va alla Famiglia dell’Ospite, a sua moglie e ai figli che tanto amorevolmente l’hanno seguito in tutti questi anni segnati dalla malattia. Il pensiero va agli operatori di tutti i servizi, quello assistenziale e sanitario in testa, per l’impegno aggiuntivo a loro richiesto per la gestione di questa complessa situazione che stiamo affrontando con spirito di sacrificio e senso di responsabilità, mantenendo alto il livello di informazione ed attenzione agli ospiti e alle loro famiglie.

La Direzione della struttura è disponibile a fornire ulteriori informazioni per telefono al n. 0172.646589 o ad effettuare videochiamate WhatsApp al n. 329.2444039 per sincerarsi, anche grazie all’immagine, delle condizioni di salute dei propri cari.

Consiglio di amministrazione e Direzione sanitaria