“Sosteniamo medici e operatori sanitari, siamo accanto ai malati”

Le iniziative dalla Chiesa italiana: intervista a mons. Russo, Segretario della Cei

Russo mons Stefano
Siciliani Gennari/SIR

“In questo momento vorrei rivolgere un pensiero grato a tutti i nostri media che, in forme diverse e secondo le specificità di ciascuno, stanno tessendo il filo delle comunità. Porto nel cuore quanto mi hanno scritto diversi settimanali diocesani in questi giorni: le nostre pagine sono diventate un necrologio continuo. Avverto la sofferenza che arriva dai territori, a tutti assicuro la vicinanza della Chiesa italiana. Grazie!”. A parlare è mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, nei giorni che precedono la Settimana Santa che quest’anno sarà vissuta da un intero Paese in quarantena: “Ricordo che la prossimità della Chiesa in Italia si esprime ugualmente attraverso segni concreti. In particolare, abbiamo promosso due sottoscrizioni di raccolta fondi: Sostegno alla sanità ed Emergenza coronavirus, con Caritas italiana”.

Eccellenza, la Chiesa italiana si è mossa fin dai primi momenti per fronteggiare la pandemia anche sul piano dell’assistenza caritativa e solidale stanziando oltre 16 milioni di euro. Decine di diocesi in tutta Italia stanno mettendo a disposizione le loro strutture per la Protezione civile, i medici e le persone in quarantena…
È una geografia della carità in continuo aggiornamento. Le diverse iniziative sul piano dell’assistenza caritativa e solidale sono tutte mosse dalla certezza che nel volto sofferente dei nostri fratelli è presente Cristo. È una certezza che viene dal Vangelo di Matteo: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare…”. Parole che sono riferimento imprescindibile per le nostre azioni. Nella situazione attuale, in cui sono messe a nudo tutte le nostre certezze, riscopriamo il senso e il valore della prossimità, della cura, della relazione… In una parola: della carità, sempre silenziosa, ma operosa... continua a leggere

(fonte SIR)