"Perché abbiamo fatto uscire il disco ora, anche se non possiamo presentarlo live? In effetti è stata una riflessione sofferta, forse un po' azzardata ma condivisa da tutti noi. Per una band come la nostra i live, il palco e il contatto con il pubblico sono il sale della vita. E proprio per questo, abbiamo deciso che in un momento delicato e non facile per l'Italia e il mondo intero era giusto stare ancora più vicini a chi da anni ci segue in maniera fedele e amorevole”. I Magasin du Cafè, band che conta anche i due musicisti del fossanese Luca Allievi e Davide Borra, in questi giorni così strani e “isolati” hanno deciso di pubblicare il loro album Samsara. Una scelta che trova una forte motivazione anche nei contenuti stessi del disco, una miscela di suoni ipnotici ed esotici che trovano ispirazione in una ricerca spirituale e meditativa indirizzata a alla riscoperta della madre di tutte le madri, la natura.
“Samsara” è un termine che deriva dal sanscrito la cui traduzione letterale è "scorrere insieme". Nelle religioni dell’India il termine si utilizza per indicare una specifica dottrina che si riferisce al ciclo di vita, morte e rinascita, spesso raffigurato come una ruota. In senso lato e in un significato più moderno, Samsara viene utilizzato anche per indicare "l'oceano dell'esistenza", la vita terrena e il mondo materiale permeato di dolore e di sofferenza. Una situazione nella quale si trova l’essere umano ogni giorno e dalla quale può uscire attraverso un percorso di crescita spirituale. Sono proprio le caratteristiche dell’album ad aver indotto la band a non rinviare la pubblicazione dell’album e ad abbinargli due significative iniziative: una parte del ricavato verrà devoluta in beneficenza alla Croce Rossa Italiana e ad ogni CD verrà allegata una bustina con dei semi da piantare.
Coerente con il titolo, l’album contiene 10 brani strumentali in una miscela di eleganza ed energia, grazia e sfrontatezza, stile e veemenza racchiuse in un vortice spirituale. Musiche che ci parlano di tradizioni lontane, in cui il grande Nord si mischia all'Oriente, i canti sciamanici di America e Africa diventano moderni. Il sound è universale, i suoni sono esotici ma senza connotazione geografica e si mischiano col rock, il jazz e la fusion.
Chi sono i Magasin du Cafè. Nascono nel 2012 grazie all’unione di intenti di Davide Borra alla fisarmonica e Luca Allievi alla chitarra. Al progetto iniziale si sono uniti Mattia Floris alla chitarra e voce e Alberto Santoru al contrabbasso elettrico e percussioni, spaziando su innumerevoli stili strumentali, ma mantenendo sempre la stessa energia e ironia. Il quartetto colpisce per la capacità di interpretare generi molto diversi tra loro, forte di un bagaglio tecnico di tutto rispetto. Con l’uscita del loro primo lavoro discografico le tematiche sono diventate più mature, andando a raccogliere molte composizioni inedite di musica contemporanea, frutto del mix di stili che i musicisti portano sul palco. Il progetto ha ora un’anima più intima e concettuale, ma godibilissima ed emozionante.
In diverse situazioni suonano live acustici in luoghi incontaminati, in alta montagna o nei boschi più sperduti al confine tra Italia e Francia, per il desiderio di fondersi il più possibile con la madre di tutte le madri, la natura.
I loro concerti sono meditativi e riescono spesso a portare gli spettatori in uno stato quasi-ipnotico. I brani evocano atmosfere d'altri tempi e sempre in bilico tra modernità e tradizione. I quattro musicisti uniscono le loro importanti esperienze con musiche intense ed un pizzico di ironia, tra worldmusic, folk, tango, rock, musica contemporanea e virtuosismi tecnici mai fini a sé stessi.