“La prima cosa che farò”: i sogni dei cerveresi dopo il Coronavirus

In un video realizzato da Lollo della Consulta giovani

Cervere piazza Umberto

“Voglio trovare un senso a questa situazione che senso non ha” dice una voce di sottofondo (facendo il verso alla famosa canzone di Vasco Rossi) nel toccante video realizzato dal giovane Lollo, 22 anni, componente della Consulta giovani per fotografare la Cervere ai tempi del Coronavirus. Il video postato su Facebook nella pagina “Comune di Cervere” riprende un paese deserto, abbandonato, sprofondato in un silenzio tombale. Da coprifuoco. Ma racconta anche le emozioni dei cerveresi e i loro sogni per quello che sarà dopo il Coronavirus. Immagini e parole che narrano di una pagina surreale della nostra vita per farci sentire più connessi, uniti, in rete. Non quella rete virtuale in cui prima sprofondavamo la testa perdendoci nei nostri cellulari, ma una rete umana, di sentimenti, paure, emozioni a cui lasciamo la parola riportando di seguito alcuni dei sogni proposti nel video che ci sentiamo di titolare “La prima cosa che farò”.
La prima cosa che farò quando finirà la quarantena sarà correre dalla mia ragazza e stare con lei. Io correrò in negozio per continuare a coltivare la passione che ho per il mio lavoro. Io abbraccerò i miei amici e ci faremo una birretta al bar. Io ho voglia di veder mio figlio giocare a calcio. A me manca la mia famiglia, ho voglia di riabbracciare tutti! Mi mancano la scuola e i miei compagni… mi mancano la pesca e i miei cari torrenti. Mi manca passeggiare per strada e salutare la gente, perché da noi “ciao” è un modo per capirsi, un’intesa. È guardare l’altro negli occhi e dirgli: se hai bisogno io ci sono! Farò le stesse cose che facevo prima: cose semplici, normali che ora mi mancano da morire e le vivrò come una grande festa perché vorrà dire che mi sarò ripresa la mia libertà! Andrò a prendermi un gelato e porterò Davide ai giardinetti e sarà bello vedere i bambini giocare tutti insieme. Mi sono ripromessa di fare tutto ciò che mi fa stare bene nella vita a cui ho sempre rinunciato. Non darò più tutto per scontato… Voglio tornare a vivere e essere me stessa al cento per cento. Fuori c’è un mondo da scoprire e io voglio vederlo tutto. Chiudiamo con il desiderio di un ragazzo che per il dopo Coronavirus invita Cervere a scendere in piazza per una grande festa “come solo noi italiani sappiamo fare, perché da quel giorno sarà più bello essere italiani perché avremo sconfitto insieme qualcosa di invisibile!”.