“Sindaco, la voce grossa la faccia con la Regione Piemonte”

Lettera dei consiglieri di minoranza fossanesi Cortese, Serra, Paglialonga e Crosetti

Lettera consiglieri di minoranza
foto d'archivio

“In questo mese, come minoranza, siamo stati zitti, buoni e collaborativi, riconoscendo pubblicamente al Sindaco una adeguata risposta nella prima fase dell’emergenza”. Inizia così una lettera inviata ai periodici locali dai consiglieri di minoranza del Comune di Fossano Paolo Cortese, Francesca Crosetti, Vincenzo Paglialonga e Rosita Serra. “La nostra però non è stata una collaborazione passiva e, facendoci portavoce dei cittadini, abbiamo rappresentato, in forza del nostro ruolo di consiglieri, quelle che riteniamo azioni importanti da adottare in fretta, a difesa della salute dei fossanesi. Risultato: siamo stati completamente ignorati. Avremmo voluto rilevare, ma non lo abbiamo fatto, che il lavoro dei Carabinieri e dei Vigili tendenzialmente lo lasceremmo fare a loro, che hanno professionalità adeguata e godono di tutta la nostra stima. E richiamare, d’altra parte, che alcune azioni amministrative urgenti solo il Sindaco le può fare. Specie quando siano risposte a problemi che via via l’emergenza impone”. Ed elencano una serie di segnalazioni che la minoranza ha fatto al sindaco senza avere risposta: “Sollecitare per iscritto l'ASL e la Regione a fornire i cosiddetti DPI, dispositivi di protezione individuale (tra i quali le mascherine) ai sanitari del territorio e ai medici di famiglia” e per  “le residenze fossanesi per anziani”, “sollecitare la Regione a sottoporre ai tamponi tutti i sanitari, gli operatori in prima linea, infermieri, oss e gli anziani a rischio. Ad oggi il Piemonte (pur essendo tra le Regioni più colpite) - oltre i proclami – ne ha disposto un numero del tutto residuale”. Tra le richieste anche quella di recapitare contestualmente alla lettera che il sindaco ha indirizzato a tutti gli over 65 “almeno una mascherina (per indurne l’utilizzo). L’autorità che poteva farlo è il Sindaco”. E infine un tema già segnalato nell’ultima seduta del Consiglio e attraverso una lettera al sindaco riguardante la gestione dei “buoni spesa” derivanti dalle risorse messe a disposizione del Governo. “Abbiamo segnalato due necessità – dicono i consiglieri -: La semplificazione della procedura di accesso a questi buoni spesa, perché molte persone anziane non hanno internet e sono in difficoltà nella compilazione dei moduli di richiesta; la Caritas che da anni, con straordinaria dedizione, si occupa di poveri (ed è al corrente delle situazioni vere di indigenza) non è stata coinvolta, pur avendo offerto la sua collaborazione. Anzi, non è stata neppur degnata di una risposta. Idem come sopra per la San Vincenzo”. “Vorremo - chiude la lettera - che gli stessi toni impressionanti e minacciosi che il Sindaco ha utilizzato contro i ragazzini e i genitori fossanesi, il pugno di ferro contro chi è uscito di casa, i droni di Pasqua, fossero usati contro chi ha responsabilità ben più incombenti sul diffondersi del virus e doveva garantire i tamponi e i DPI ai medici, alle strutture di ricovero e alle persone a rischio e non lo ha fatto.  Si chiama Regione Piemonte”.