Notre-Dame, un anno dopo

Oggi è il primo anniversario dal maxi incendio che ha devastato Notre-Dame. Dall’arcivescovo di Parigi, l’invito a “guidare i nostri passi verso di lei, la bella signora di pietra, per ritrovare il senso della città, per sapere che non siamo individui isolati ma un popolo chiamato alla comunione”

“Avevo promesso che avremmo ricostruito Notre Dame in cinque anni. Faremo di tutto per rispettare questa scadenza”. Torna sulla “promessa” fatta e garantisce di mantenerla, il presidente francese Emmanuel Marcon in un messaggio video alla Nazione registrato oggi (15 aprile) per onorare l’anniversario, un anno fa, dell’incendio che ha distrutto la cattedrale Notre-Dame di Parigi cuore della Francia, anima dell’Europa. La pandemia da Coronavirus ha colpito anche la ricostruzione e in una Francia in quarantena, anche il cantiere è attualmente sospeso. “Ma si riavvierà il più presto possibile”, promette Macron. “Non credo che un atteggiamento di attesa o di smarrimento sia una risposta alla sfida dei tempi. Stabilire obiettivi è la forza dell’anima che i tempi attuali richiedono. C’era il tempo della prova e dell’emozione, poi è arrivato il tempo della riflessione. Ora è il momento della ricostruzione”.
Era pomeriggio tardi quando le fiamme hanno cominciato a devastare parte della cattedrale. Sul posto sono intervenuti 500 vigili del fuoco che hanno lavorato 7 ore, a rischio della propria vita, per estinguere l’incendio, in un’operazione di estrema complessità. Con loro gli agenti di polizia, rappresentanti del Ministero della Cultura e della municipalità di Parigi, i responsabili dell’arcidiocesi. Insieme hanno lavorato tutta la notte per evacuare la cattedrale, mettere i lavori sotto copertura, salvare il salvabile. Nel suo messaggio, il presidente ringrazia e rivolge un pensiero speciale anche ai “340.000 donatori di tutto il mondo” che con uno straordinario “slancio di generosità” hanno contribuito fin dall’inizio al progetto di ricostruzione della cattedrale. E conclude: “Se il restauro di Notre-Dame è importante per tutti noi, è senza dubbio anche perché è un simbolo della resilienza del nostro popolo, della sua capacità di superare le difficoltà e di riprendersi”.
A fare il punto sulle donazioni ricevute e confluite nel “Fondo cattedrale di Parigi” nel corso del 2019 e nel primo trimestre del 2020 è stata la scorsa settimana l’arcidiocesi di Parigi. Fino ad oggi sono stati raccolti 55,8 milioni di euro... continua a leggere

(fonte SIR)