Manca la manodopera per la raccolta della frutta

cassetta di mele durante la raccolta

L’allarme è stato lanciato sin da quando è partita la pandemia: “Quest’anno avremo grandi difficoltà a raccogliere la frutta”.
Da decenni, ormai, il 90 per cento dei lavoratori impegnati nei lavori agricoli stagionali sono stranieri. Nei mesi scorsi, a causa del coronavirus, molti di essi hanno lasciato l’Italia, altri sono stati bloccati nei loro Paesi d’origine. Inoltre, per gli stranieri presenti in Italia, si pone il problema del distanziamento sociale e, soprattutto, della loro accoglienza: generalmente arrivano dal Sud dove hanno già svolto la raccolta delle arance e degli ortaggi. Gli anni passati si allestivano strutture temporanee per il loro alloggiamento; alcuni dormivano presso le aziende; tutto questo ora è impedito per motivi sanitari: da mesi gli agricoltori, le organizzazioni di categoria e i sindaci chiedono di studiare una soluzioni che consenta di ospitare i lavoratori in sicurezza.
Le organizzazioni di categoria propongono inoltre di semplificare le procedure per favorire l’accesso al lavoro nei campi di studenti, pensionati, cassaintegrati e fruitori del reddito di cittadinanza attraverso la riattivazione dei voucher. Ma su questo hanno incontrato il fuoco di sbarramento del fronte sindacale.
Gli stessi agricoltori, tuttavia, non sono così convinti che la soluzione del problema stia nel portare nei campi cassintegrati e disoccupati.

Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 22 aprile 2020