Mercoledì 29 aprile doveva essere una giornata di lutto e commemorazione per ricordare il 75° anniversario dell’eccidio di Genola che costò la vita di 11 innocenti rinchiusi nella casa dei coniugi Marengo sulla strada per Fossano, data alle fiamme da ufficiali tedeschi.
L’Amministrazione comunale e le associazioni del territorio insieme alle scuole guardavano a questo anniversario come a una giornata da vivere in piazza. In quella piazza dove in una domenica di 75 anni fa insieme alle 11 vittime morivano la gioia per la fine della guerra e la speranza per un nuovo domani.
Ma se l’emergenza Coronavirus non permette assembramenti e uscite in piazza, il sindaco Flavio Gastaldi non si arrende e insieme agli amministratori, alle associazioni, ai volontari e alle scuole organizza una commemorazione virtuale.
Il programma prevede: introduzione del sindaco Flavio Gastaldi; “L’ala che non c’è più - Le testimonianze”, cronistoria dei fatti dell’eccidio attraverso le interviste e le immagini originali; “L’ala che non c’è più - I racconti”, storie romanzate dei protagonisti lette dai ragazzi della scuola media accompagnate da illustrazioni e immagini di repertorio; conclusione a cura del parroco don Marco Tomatis.
E così, adattandosi alle nuove disposizioni, il 29 aprile Genola idealmente scenderà in quella piazza seguendo i video trasmessi a partire dalle 21 sulla pagina Facebook “Chiesa San Michele Arcangelo Genola”.
Articolo su la Fedeltà in edicola mercoledì 29 aprile