Ha scelto l'ironia per manifestare la sua delusione. Un manifesto funebre affisso alla porta del suo negozio per piangere la “scomparsa” della sua partita Iva. L’insolito annuncio è di Cinzia Monetto, titolare da 26 anni di “Acconciature Cinzia” all’angolo tra via Barotti e viale Bianco, che ne dà notizia “con sconforto e immensa delusione” insieme con “le sue adorate clienti, le colleghe parrucchiere, le estetiste e tutti i possessori di partita Iva”.
“L’ho appeso lunedì - ci racconta -, dopo il discorso di Conte e una notte insonne”. La rabbia è tanta: “Pensavamo di poter aprire l’11, se non il 4. O il 18. Invece slitta tutto al 1° giugno che, per beffa, è il giorno prima di una chiusura per festività”. Il manifesto è un modo “per far vedere che ci siamo. E dire che non ci sta bene. Non solo il posticipo della riapertura, ma anche la mancanza di uno straccio di direttiva. Noi tutte ci stiamo portando avanti per la ripartenza, acquistando nuove apparecchiature e sistemando i locali. Ma finora nessuno chi ha detto nulla. Siamo state dimenticate, abbandonate”.