Coronavirus, il Piemonte supera i 3mila morti

Dati incoraggianti giungono però dal numero dei guariti (in crescita) e dei ricoveri (in diminuzione) - Test per gli ospiti delle Rsa

Coronavirus Terapia Intensiva
foto SIR

Come ogni giorno, nella serata di oggi (mercoledì 29 aprile) l'Unità di crisi della Regione ha diffuso i dati sui contagi da coronavirus in Piemonte.
I pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4.911, 287  in più di ieri: in provincia di Cuneo se ne contano 549 (+45). Altre 2.538 persone sono “in via di guarigione”, ossia negative al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
Sono 66 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati sempre il 29 aprile dall’Unità di crisi, di cui 14 registrati nella stessa giornata di oggi: il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente attribuiti al virus. Il totale è ora di 3.032 deceduti risultati positivi al coronavirus: 236 decessi sono avvenuti nella Granda.
In totale sono 25.995 (+457 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, di cui 2.471 in provincia di Cuneo. I ricoverati in terapia intensiva sono 199 (-3 rispetto a ieri) e i ricoverati non in terapia intensiva 2.621 (- 16 rispetto a ieri), mentre in isolamento domiciliare si trovano 12.694 persone. Il totale dei tamponi diagnostici effettuati è 152.447.

Considerazioni da fare
Il numero giornaliero di nuovi decessi è minore di quanto si registrava nelle settimane precedenti. Questo è incoraggiante,sebbene la situazione in regione non sia facile, tant'è che si è parlato di un "caso Piemonte".
Da notare, ancora, come sul totale dei casi positivi emersi "pesi" in misura decisiva la popolazione delle Rsa. E' il risultato dell'attenzione che si sta dedicando a queste strutture, dove finalmente si eseguono test a tappeto. Nelle Rsa la diffusione del virus è stata massiccia, nonostante il rispetto dei protocolli anti-contagio che ha portato anche al blocco - tuttora in vigore - delle visite dei parenti: l'origine del problema va cercata nella carenza di dispositivi di protezione individuale e degli stessi tamponi (criticità più volte denunciate) e nella mancanza di locali dove sia possibile collocare in sicurezza eventuali contagiati (le Case di ripose sono pensate per favorire l'interazione degli ospiti e non l'isolamento).

Nell'Asl Cn1
Nel territorio di competenza dell'Asl Cn1, nel quale si trova anche il Fossanese, si contano 1710 casi di contagio. Si trovano in isolamento domiciliare  3108 persone, mentre ne sono uscite 2487.