Take away sì dal 4 maggio, solo Torino partirà dopo

Per attivare il servizio basterà una semplice comunicazione al Comune

Da lunedì 4 maggio l'attività di asporto sarà consentita anche in Piemonte. Il presidente della Regione Alberto Cirio, dopo l'annuncio di questa possibilità da parte del premier Conte, aveva espresso le sue perplessità e aveva ipotizzato di vietare ancora il take away. Invece la decisione definitiva è arrivata oggi, mercoledì 29 aprile: dal 4 maggio, giorno ufficiale di inizio della fase 2, bar e ristoranti, pub e gelaterie, potranno attivare l'attività da asporto. Soltanto nel Comune di Torino si dovrà aspettare qualche giorno in più, fino a sabato 9 maggio.
"Abbiamo lavorato insieme alla Prefettura di Torino e ai rappresentanti degli enti locali per trovare una sintesi tra la prudenza che ci viene chiesta dai medici e l’esigenza di riapertura delle nostre attività - sottolinea il presidente Cirio -. La soluzione che abbiamo individuato ci permette di consentire il servizio di ristorazione da asporto, pur mantenendo alta l’attenzione. Il Piemonte sta ripartendo e lo fa con l’equilibrio necessario a garantire la salute dei suoi cittadini e della sua economia. Per la procedura di attivazione del servizio ho scelto la via più veloce". Infatti, le attività di ristorazione interessate (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) potranno attivare il servizio di asporto dandone una semplice comunicazione al Comune, che però potrà immediatamente sospendere l’attività in caso di inadempienza delle prescrizioni da parte dei singoli esercizi.

I Comuni dovranno garantire il rispetto delle seguenti disposizioni:
  • In attesa dell’ingresso, la distanza minima in coda dovrà essere di 2 metri
  • Il ritiro dei prodotti, precedentemente ordinati, dovrà avvenire per appuntamenti dilazionati nel tempo allo scopo di evitare assembramenti all’esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e sempre rispettando le misure di sicurezza previste dal DPCM del 26 aprile
  • Il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e nelle immediate vicinanze
  • Sarà consentito l’asporto anche in quegli esercizi di ristorazione per i quali è prevista la consegna al cliente direttamente dal veicolo
  • Ogni cliente, così come il personale in servizio, dovrà indossare una mascherina
  • Le persone presenti all’interno del locale dovranno sempre mantenere la distanza minima di 2 metri
L’attività di ristorazione da asporto sarà possibile dalle 6 alle 21, fatta salva la possibilità dei sindaci di modificare l’orario, in presenza di qualificate motivazioni e nel rispetto delle puntuali esigenze dei luoghi.