Arriva il via libera del Cipe al completamento della Cuneo-Asti

Il nuovo Piano economico finanziario aggiorna la versione di Toninelli che aveva a sua volta modificato la proposta di Delrio

Asti-Cuneo, la protesta dei sindaci

“Una grande vittoria, figlia dell’impegno e della mobilitazione di tutto il nostro territorio. La dimostrazione che con la politica dei fatti e non delle parole si ottengono i risultati. Attendiamo con ansia l’inizio dei lavori, speriamo a breve, per festeggiare, ma nel frattempo un grande grazie va alla Ministra Paola De Micheli per essere stata al nostro fianco in questa battaglia”.

Così il presidente della Provincia, Federico Borgna, ha commentato la notizia del via libera da parte del Cipe al completamento dell’autostrada Cuneo-Asti, atteso ormai da otto anni. Il Comitato interministeriale di programmazione economica ha dato oggi, giovedì 18 maggio, parere favorevole allo schema di finanziamento per il completamento dell’infrastruttura autostradale. La formula per finanziare l’opera è sempre quella del cross financing: il piano economico finanziario approvato anticipa la scadenza della concessione dell’autostrada A33 al 2031, stabilendo il valore di subentro in 345 milioni e il valore di interventi in 346 milioni. Restano, inoltre, bloccate le tariffe fino al 2022, così da rimandare l’aumento del 2,20% al 2023. La nuova scadenza della concessione consente di evitare gli ulteriori passaggi alla Commissione europea, che erano richiesti per lo schema finanziario presentato ad agosto 2019.

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli ha raggiunto il risultato aggiornando la versione di Toninelli che aveva a sua volta modificato la proposta di Delrio. Ora si potranno realmente sbloccare i cantieri per realizzare i 9 km (lotto 2.6) che mancano per unire il moncone di Cherasco con la tangenziale di Alba, passando ai piedi della collina di Verduno e completare finalmente un’opera iniziata vent’anni fa. In particolare, il lotto mancante è diviso in due parti: il primo tronco (4 km) è quello tra Verduno e il viadotto monco di Cherasco per il quale il progetto originario prevedeva un percorso in galleria, poi sostituito da un tracciato all’aperto meno costoso. Il secondo tronco (5 km) è invece quello tra Verduno e la superstrada albese, con un casello autostradale previsto nella zona di Roddi. In questo caso esiste già un progetto esecutivo approvato e la società concessionaria in questi mesi ha ultimato le procedure di esproprio dei terreni. Completati i passaggi con il ministero si potrà passare all’apertura dei cantieri in breve tempo.