Il credito d’imposta per chi fa pubblicità sale dal 30 al 50%

Con le misure del DL Rilancio il bonus copre il 50% del valore dell’intero investimento pubblicitario nel 2020

Giornali Locali

Per arginare la caduta dei ricavi pubblicitari, principale fonte di sostentamento per tante testate, durante questa grave sanitaria, economica e sociale, il Decreto legge (DL) Rilancio stabilisce che chi fa pubblicità può recuperare il 50% di quanto investe. Già il DL Cura Italia aveva esteso all’intero investimento 2020 il credito di imposta del 30% per la pubblicità, che prima riguardava solo gli investimenti pubblicitari aggiuntivi rispetto all’anno precedente.
Il bonus pubblicità è stato creato nel 2018 con l’obiettivo di offrire un credito d’imposta a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
Con il DL Rilancio, il beneficio fiscale per le imprese che investono in pubblicità è stato ulteriormente rafforzato, portandolo dal 30 al 50% del valore dell’investimento sempre e solo limitatamente all’anno 2020. Il tetto di spesa è stato innalzato fino a 60 milioni di euro, 40 dei quali per investimenti pubblicitari su giornali e periodici anche on line e 20 per investimenti su emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche e digitali.
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