Tornano alla scuola primaria Italo Calvino le due aule al primo piano dell’ex Convitto civico, oggetto di un braccio di ferro nell’estate del 2018 con la scuola Media di via Dante che condivide il medesimo edificio. Con delibera dello scorso 7 maggio, la Giunta di Fossano ha stabilito la loro riassegnazione definitiva all’Istituto Sacco (da cui dipende la Calvino) che ne reclamava la “restituzione”. Il tutto nell’ambito di una ridefinizione degli spazi che prevede anche l’assegnazione alla Media dei due laboratori al secondo piano che lo scorso anno erano stati ceduti temporaneamente alla Calvino. La decisione è maturata in accordo con i due Istituti e le rispettive dirigenti.
La vicenda - nota alla cronaca per le “aule contese” - ha origini lontane. Iniziano nel 1999 quando la Giunta Manfredi assegna due aule in via provvisoria alla scuola Media: ciò in forza della necessità di quest’ultima - visti i numeri in crescita - di reperire nuovi spazi e il concomitante calo di iscrizioni alla Calvino. L’assegnazione ha titolo soltanto per un anno, ma viene rinnovata per consuetudine, anche perché non più reclamata dall’assegnataria originale. Nel 2013, le aule transitate alla Media passano a quattro. Con il trascorrere degli anni, tuttavia, la Calvino, riacquisiti i numeri di un tempo, torna a bussare alle porte del Comune per chiedere indietro gli spazi che, nel frattempo, erano diventati parte integrante della Media. Ad acuire lo scontro contribuisce la riforma della “verticalizzazione” (anno 2017) che cancella la dirigenza autonoma delle scuole Medie e istituisce due soli Istituti comprensivi in città che - per la ripartizione (molto discussa) dei plessi - si trovano a dividersi gli spazi dell’ex Convitto civico: il “Sacco” con la Calvino e il “Paglieri” con la Media.
La controversia deflagra nell’estate del 2018 e viene risolta a fatica con la mediazione del sindaco Sordella: le due aule rimangono (provvisoriamente) alla Media, mentre la Calvino ottiene in uso due laboratori al piano superiore. Un’estate dopo la città passa in mano al Centro-destra, ma a settembre lo status quo viene confermato per l’anno scolastico 2019/2020. Qualche mese e qualche riunione più avanti, tuttavia, prende forma la nuova soluzione, che viene formalizzata il 7 maggio e diverrà operativa dal prossimo anno scolastico.
Molto soddisfatta l’assessore Donatella Rattalino. “Fin dai primi mesi di mandato - afferma - l’Amministrazione Tallone, anche grazie al mio interessamento, ha coinvolto le dirigenti degli Istituti in un tavolo di confronto che non era mai stato istituito dalle precedenti amministrazioni, che preferivano incontrare separatamente le parti in causa. Da questi incontri sono emerse le basi per la delibera di assegnazione definitiva, che fa seguito ad una valutazione attenta e il più equilibrata possibile in base alle esigenze di entrambi gli Istituti, in modo particolare anche alla necessità improrogabile di creare nuovi laboratori che sono indispensabili per la didattica”.
Nessun commento da Patrizia Dalmasso, dirigente dell’Istituto “Sacco”, che sceglie il silenzio per porre fine alla lunga disputa. Serena Balatresi, dirigente dell’Istituto “Paglieri”, conferma che si tratta di una “decisione concordata”. “L’abbiamo condivisa - aggiunge - per chiudere, con spirito di collaborazione, un capitolo che non ha giovato a nessuno e mettere la parola fine agli strascichi polemici della verticalizzazione”. Il tutto - conclude - “forti della nostra identità che si basa su un’offerta formativa volta a creare «teste ben fatte e non teste ben piene»”.