Don Mario Dompé lascia il Salice; al suo posto don Raspo e don Luciano

Don Dompé guiderà le parrocchie di Maddalene, Gerbo, Piovani, San Vittore e Murazzo

Dompè Don Mario e Raspo Don Damiano

Cambia la guida nella parrocchia di santa Maria del Salice a Fossano, la più grande della diocesi per numero di abitanti: don Mario Dompé va nelle comunità del Romanisio e arriva don Damiano Raspo, a cui è affidata la responsabilità pastorale insieme a don Flavio Luciano. Le nomine sono state ufficializzate lunedì 25 maggio dal vescovo alle comunità interessate.
Mons. Piero Delbosco ha accolto le dimissioni di don John Berardo (che ha 77 anni, ed è parroco di Maddalene e Gerbo da dieci anni, di Piovani e san Vittore da cinque) e al suo posto ha nominato don Mario Dompè, che è al Salice dal 2009. Don Mario ha 66 anni e a marzo ha festeggiato i 40 anni di ordinazione sacerdotale: guiderà in solido le parrocchie di Maddalene, Gerbo, Piovani, San Vittore e Murazzo. Quest’ultima era rimasta senza parroco dopo la morte di padre Dario Falcone avvenuta il 20 marzo scorso. Don Mario farà il suo ingresso nelle cinque comunità del Romanisio all'inizio di luglio e risiederà nella casa canonica di Centallo, con don Andrea Ciartano.
Per quanto riguarda il Salice è stata studiata una formula (in parte nuova per Fossano) che tiene insieme anche lo Spirito Santo. Il vescovo ha infatti nominato come co-parroci ("parroci in solido") delle due comunità don Damiano Raspo, sacerdote “fidei donum” in Brasile dal 2010 al 2019, e don Flavio Luciano, del clero cuneese, già parroco dello Spirito Santo (e di Boschetti e Tagliata) dall'autunno del 2018. L'obiettivo, pare di capire, è stringere ulteriormente la collaborazione pastorale tra le due parrocchie, che già "condividono" il vice don Mattia Dutto, che è anche responsabile del settore giovanile nella parte alta della città.
Don Damiano Raspo (che ha 47 anni) avrà il compito di "moderatore", una figura particolare le cui funzioni sono fissate dal Codice di Diritto Canonico: "Quando le circostanze lo richiedono - recita il canone 517, paragrafo 1 -, la cura pastorale di una parrocchia, o di più parrocchie contemporaneamente, può essere affidata in solido a più sacerdoti, a condizione tuttavia che uno di essi ne sia il moderatore nell'esercizio della cura pastorale, tale cioè che diriga l'attività comune e di essa risponda davanti al Vescovo". Al moderatore è inoltre affidata la rappresentanza giuridica delle parrocchie. Ed è appunto il caso in questione.
Il mandato di don Damiano, che attualmente è a Gerusalemme per motivi di studio, avrà inizio nel mese di settembre.