La messa crismale cade tradizionalmente nella Settimana Santa che precede la Pasqua, il mercoledì o il giovedì. Ma quest’anno, a causa della chiusura provocata dalle misure di contrasto all’epidemia di Coronavirus, la celebrazione è stata rinviata, con la speranza di poterla tenere prima di Pentecoste. E così avviene.
La messa crismale viene celebrata “a porte chiuse” nella Cattedrale di Fossano (che ha spazi più ampi di quella di Cuneo) giovedì 28 maggio, alle 10, con i sacerdoti e i diaconi delle due diocesi. A presiederla è mons. Piero Delbosco, vescovo di Cuneo e di Fossano, nel pieno rispetto di tutte le precauzioni sanitarie prescritte.
La celebrazione è anche l’occasione per festeggiare gli anniversari di ordinazione sacerdotale; tra i festeggiati ci sono mons. Piero Delbosco, che nel 2020 compie 40 anni di ordinazione presbiterale e 5 di ordinazione episcopale, e il vescovo emerito Giuseppe Cavallotto per i 15 anni di episcopato. I sacerdoti fossanesi che ricordano anniversari significativi di ordinazione sono: don Beppe Uberto (45 anni di sacerdozio), don Mario Dompé (40), don Giuseppe Scotta (35); tra i Religiosi padre Lorenzo Lamberti, dei missionari della Consolata, festeggia i 50 anni di ordinazione.
“È una bella occasione per rivederci dopo questo tempo particolare di ‘Grazia’ - scrive il vescovo nella lettera di invito -. È una opportunità per lodare insieme il Signore e rinsaldare i rapporti di amicizia e stima che ci legano. Ricorderemo anche i nostri malati e i sacerdoti che Dio ha chiamato a sé in questi mesi”.
La messa crismale prende nome dal crisma, il più importante dei tre oli che vengono benedetti durante la celebrazione. Oltre all’uso sacramentale nella cresima e sui nuovi battezzati, il sacro crisma è usato dalla Chiesa nella consacrazione dei sacerdoti e dei vescovi, in quella dei calici e degli altari e nella benedizione delle campane e, infine, per la dedicazione delle chiese. Viene mescolato con aromi o sostanze profumate, per conservarlo meglio e per ricordare che i cristiani sono chiamati ad essere “il profumo di Cristo” (2Cor2,14-15). Il secondo è l’olio degli infermi, utilizzato nell’unzione degli ammalati: “Quanti lo ricevono - dice la preghiera di consacrazione pronunciata durante la messa crismale -, ottengano conforto nel corpo, nell’anima e nello spirito, e siano liberati da ogni malattia, angoscia e dolore”. Infine, viene consacrato l’olio dei catecumeni, che serve durante il rito del battesimo; il nome (catecumeno significa letteralmente “colui che viene istruito”) viene da coloro che si preparano in età adulta a ricevere il sacramento attraverso un percorso di formazione.