“Tante piccole accoglienze diffuse per i lavoratori della frutta”

La richiesta di Cgil, Cisl e Uil a Prefettura e Regione. “Bisogna evitare il sovraffollamento”

raccolta della frutta
Foto di repertorio

Tante piccole accoglienze diffuse, distribuite sul territorio, in tutti i Comuni coinvolti nella raccolta della frutta, gestite dalla Protezione civile e dalle Autorità sanitarie. È la proposta lanciata da Cgil, Cisl e Uil in vista dell’avvio dei lavori estivi nei frutteti che richiamano ogni anno, nel saluzzese, centinaia di immigrati in cerca di lavoro come braccianti. “L’emergenza Covid-19 e il blocco della mobilità hanno reso ancor più evidente la necessità di manodopera - scrivono in una nota -. Come ogni anno, sono molti i lavoratori che stanno iniziando ad arrivare nel saluzzese, come ogni anno si deve, o meglio, si dovrebbe affrontare il problema dell’alloggiamento che diventa una urgente priorità”.

L’idea è quella di evitare il sovraffollamento degli anni passati favorendo una distribuzione capillare. “In questo modo - dicono - si potrebbe scongiurare il rischio di concentrare in una o due località tutti i lavoratori, esercitando al contempo un puntuale controllo sanitario”. Poi aggiungono: “Siamo ancora in emergenza sanitaria: fare finta di niente è pericoloso, si mettono a rischio non solo i lavoratori ma le aziende, tutta la popolazione e l’interocomparto dell’economia locale agricolo. Nella sciagurata ipotesi di focolaio, chi comprerebbe la frutta proveniente da un territorio dichiarato zona rossa per contagio?”. La domanda è rivolta a Prefetturaa e Regione Piemonte con l’invito a Prefettura e Regione Piemonte ad “adoperarsi rapidamente per trovare una soluzione”. “Non possono - concludono - disinteressarsi del problema e sfuggire dalle loro responsabilità”. Le ascolteranno?