Piemonte, il nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera

Raddoppiano i posti letto in terapia intensiva e semi-intensiva.Il piano serve a creare le condizioni per affrontare un'eventuale seconda ondata epidemica

medici chirurghi

Numerose le novità contenute nel Piano straordinario di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19 deliberato dalla Giunta regionale venerdì 12 giugno e che viene ora proposto all’approvazione del Ministero della Salute, come previsto dal “Decreto Rilancio” del 19 maggio scorso. Il testo presentato dall’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, comprende i risultati del gruppo di lavoro guidato da Giovanni Monchiero: aumento dei posti letto in terapia intensiva (610 posti, il doppio rispetto a prima) e semi-intensiva (305 posti), individuazione degli ospedali Covid, ristrutturazione dei pronto soccorso e consolidamento della separazione dei percorsi, rotazione e distribuzione delle attrezzature e delle strumentazioni, aumento dei mezzi di soccorso da dedicare ai trasferimenti tra ospedali, incremento del personale in aggiunta all'attuale dotazione organica.

Posti letto in terapia intensiva e semi-intensiva - La terapia intensiva passa a 610 posti, con un incremento di 299, ai quali se ne aggiungono 16 di norma dedicati alla terapia antalgica, per un totale di 626. Per la terapia semi-intensiva si prevede di arrivare a 305 posti rispetto ai 125 pre-Covid. Circa metà di questi (153) potranno essere convertiti in posti letto di terapia intensiva.

I costi - Il finanziamento statale per la Regione Piemonte è di 111 milioni e 200 mila euro: 51,7 milioni sono previsti per gli interventi in terapia intensiva, oltre 33 per la semi-intensiva, 24,7 per l’emergenza-urgenza, 900 mila euro per l’acquisto dei mezzi per l’emergenza territoriale.

Rete emergenza urgenza ospedaliera - Vengono riorganizzati e ristrutturati i Pronto soccorso per separare i percorsi e creare aree di permanenza dei pazienti in attesa di diagnosi. Si prevedono aree di pre-triage distinte, zone di attesa e ambulatori per sospetti Covid, per soggetti in attesa dell’esito del tampone, accessi diretti e percorsi dedicati dei mezzi di soccorso con spazi di attesa dei casi sospetti in barella; diagnostica radiologica dedicata. La Regione individuerà i Pronto soccorso da ristrutturare.

Aumento del personale - Il programmato aumento di 299 posti letto di terapia intensiva determina il conseguente aumento del fabbisogno del personale a pieno regime: (indicativamente 299 medici anestesisti, 897 infermieri e 299 operatori socio-sanitari), che condurrebbe ad un costo per il semestre luglio-dicembre 2020 di 39,7 milioni a fronte di un finanziamento statale di 13,9. Quest’ultima somma viene assegnata e ripartita alle aziende sanitarie per i 299 letti aggiuntivi programmati, in proporzione ai letti effettivamente attivati, nella misura di 46.500 per ogni posto aggiuntivo.

“Con questo piano - osserva Icardi - creiamo le condizioni per affrontare un'eventuale seconda ondata epidemica. La rete ospedaliera viene modulata sulla base di flessibilità e funzionalità. Con il rafforzamento della parte di medicina territoriale, l'istituzione del nuovo Dipartimento per le Malattie Infettive e l'attività di tracciamento dei contatti siamo in grado di gestire la situazione garantendo anche il progressivo ritorno alla normale attività negli ospedali”. Per approfondire.