Inizia l’esame di maturità con tante norme anticoronavirus da rispettare

A Fossano sono 23 le classi impegnate dal 17 giugno nel colloquio in presenza

Aula maturità 2020
Un'aula pronta per il colloquio della Maturità ai tempi del Coronavirus (foto ANSA/SIR)

Iniziano mercoledì 17 giugno in tutta Italia gli esami di maturità, appuntamento che vede coinvolti quest’anno oltre tremila studenti e che a causa del coronavirus si svolge secondo un programma completamente ridisegnato. A Fossano le classi impegnate nella Maturità sono 23 (16 all’Istituto “Vallauri”, 6 al Liceo “Ancina”, 1 all’Agraria “Barbero”). Oggi, martedì 16 giugno, c’è stata l’ultima riunione plenaria nelle scuole superiori con le commissioni, mentre lunedì 15 sono stati resi noti i calendari dei colloqui in presenza. Sì, perché quest’anno non ci sono scritti e l’unica vera “prova” che devono sostenere i maturandi è il colloquio orale, della durata di un'ora, che porta al candidato al massimo 40 punti, mentre gli altri 60 dipendono dall’andamento del percorso scolastico.
Davanti a una commissione composta da sei membri interni e un presidente esterno, ciascun candidato discute, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Segue la discussione di un breve testo studiato durante l’ultimo anno nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana. Vengono poi analizzati materiali assegnati dalla commissione. In chiusura, c'è spazio per esporre le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”.

Le misure di sicurezza per lo svolgimento dell’esame
Importante evitare assembramenti: per questo gli studenti devono presentarsi a scuola scaglionati, arrivando 15 minuti prima dell’orario previsto per l’esame e andando via subito dopo aver sostenuto il colloquio. I collaboratori scolastici devono provvedere ogni giorno alla sanificazione di tutti gli ambienti, mentre sono resi disponibili per studenti e commissari diversi distributori di gel igienizzante. All’entrata a scuola gli studenti devono presentare un’autodichiarazione sul proprio stato di salute che attesti l’assenza di febbre sopra i 37,5°C, di non aver fatto quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni e di non essere entrati in contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni. Se così non fosse, è necessario restare a casa, in modo che la commissione possa organizzarsi per provvedere a una sessione di recupero. Entrati a scuola occorre igienizzarsi le mani.
Le aule in cui si svolgono gli esami devono essere abbastanza ampie da consentire il distanziamento tra commissari e maturandi di almeno 2 metri di distanza gli uni dagli altri; devono essere dotate di finestre per consentire il ricambio dell’aria. Le scuole provvedono a definire percorsi di entrata e di uscita accompagnati da segnaletica, in modo da mantenere il distanziamento anche nei corridoi.
All’ingresso in aula è necessario indossare la mascherina chirurgica e mantenere una distanza di almeno 2 metri da ciascun membro. I professori devono mantenere la mascherina per tutta la durata del colloquio; lo studente, invece, può abbassarla durante l’esposizione, curando di mantenere sempre la distanza. La commissione deve assicurare al candidato sussidi didattici e materiali utili allo svolgimento dell’esame. Per gli studenti con disabilità è consentita la presenza di eventuali assistenti che oltre alla mascherina devono indossare i guanti. Al termine di ogni sessione d’esame è necessario pulire tutte le superfici e i materiali con cui si è entrati in contatto.