Messa con il vescovo a Fontanelle per ricordare tre sacerdoti morti durante la pandemia

Tra questi anche padre Dario Falcone, di cui la comunità di Murazzo ha fatto memoria domenica scorsa con i missionari delle Sma

messa in memoria di padre Falcone a Murazzo
La messa in memoria di padre Falcone celebrata domenica 21 giugno a Murazzo (foto dal sito della Sma)

Lunedì 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, alle 20.30 al Santuario Regina Pacis di Fontanelle viene celebrata la messa all’aperto in ricordo di don Pietro Giordano, padre Anselmo Mandrile e padre Dario Falcone deceduti nei primi mesi dell’anno. Presiede la celebrazione mons. Piero Delbosco, vescovo di Cuneo e di Fossano. La celebrazione si tiene insieme ai familiari, i sacerdoti e le comunità parrocchiali a cui erano legati i presbiteri defunti, in particolare modo Bombonina, San Rocco Bernezzo e Murazzo. Sarà il momento per ricordare i sacerdoti insieme alle persone che gli hanno voluto bene e che loro hanno accompagnato e che a causa delle restrizioni per l’emergenza sanitaria non hanno potuto dare il loro ultimo saluto in quanto le esequie sono state celebrate in forma privata.

Padre Dario Falcone per gran parte della sua vita è stato missionario con la Sma (Società delle Missioni africane), è morto venerdì 20 marzo a 81 anni nella Casa del clero a Fontanelle di Boves. Nato a Villafalletto il 7 giugno del 1938 è stato ordinato il 29 dicembre del 1963. Dapprima in Francia e in Belgio, per gli studi teologici, per un decennio ha svolto il suo servizio come sacerdote in Africa, in Costa D’Avorio. Tornato in Italia nel 1975, ha trascorso alcuni anni tra Roma e Genova. Poi di nuovo in Nigeria e nel 1985 in Argentina. Nel 2009 è stato nominato amministratore parrocchiale a Murazzo in cui ha svolto l’attività pastorale per 10 anni.

Padre Dario Falcone

Domenica celebrata una messa in suffragio a Murazzo - Domenica scorsa padre Dario è stato ricordato proprio a Murazzo, durante la messa (all’aperto nel campo sportivo) in suo suffragio, per attribuirgli, con tre mesi di ritardo, le esequie che meritava. Alla celebrazione (nella foto di apertura), presieduta dal vescovo Piero Delbosco, erano presenti anche nove confratelli della Sma (tra cui l’argentino padre Ceferino Cainelli, superiore della provincia d’Italia, e il superiore generale padre Antonio Porcellato), don Piero Ricciardi (che in questi mesi ha spesso celebrato messa a Murazzo), don Pier Giovanni Bono, che è originario della frazione, la sorella e i nipoti di padre Falcone. È stata una bella assemblea, molto partecipata dalla comunità murazzese, con la cantoria parrocchiale in gran spolvero che ha eseguito i canti liturgici che padre Dario più amava.

Don Pietro Giordano è stato parroco di Bombonina per quasi mezzo secolo dal 1964 al 2010, si è spento nella casa del clero di Fontanelle sabato 11 aprile a 92 anni. Bovesano di nascita, il 26 maggio 1927, ha ricevuto l’ordinazione a 29 anni il 29 giugno 1956, dal vescovo Giacomo Rosso. Vicecurato a San Pietro del Gallo per oltre cinque anni e poi parroco a Sant’Anna di Valdieri, dove è entrato il 4 febbraio 1962. Dopo meno di tre anni, don Pietro Giordano è stato chiamato dal vescovo Guido Tonetti a guidare la giovane parrocchia di San Matteo e della Beata Vergine Addolorata in Bombonina. Il primo maggio 1995 è stato nominato anche parroco della vicina parrocchia di San Grato a Tetti Pesio. Il 31 gennaio 2010 sono state accolte le sue dimissioni e poi il ritiro dopo una vita passata al servizio della Chiesa.

Don Anselmo Mandrile è stato il primo prete di Cuneo, andato in Brasile come dono della fede, ed è rimasto in terra di missione fino alla morte avvenuta martedì 10 marzo. Originario di San Rocco di Bernezzo, dove è nato il 17 febbraio 1940, è stato ordinato presbitero da monsignor Guido Tonetti, il 28 giugno 1964. Vicecurato a Ronchi, Valgrana e Santa Maria in Cuneo, nell’estate del 1969 si imbarcò per il Brasile. Dopo un breve periodo nella prima sede dei preti cuneesi a Toledo, passò con altri nella nuova diocesi di Cascavel, dove essi stavano avviando il seminario minore e costruendo la cattedrale. Poi si spostò nella parrocchia di Formosa d’Oeste. Con la crescita delle prime vocazioni del nuovo seminario una parte dei preti cuneesi presenti a Toledo e Cascavel si rese disponibile per andare ancora più ad Ovest, nel Mato Grosso, nella diocesi di Caceres, quasi ai confini della Bolivia. Tornava volentieri dai parenti di San Rocco ed amici di Cuneo, ma la sua vita era tra il popolo brasiliano. La sepoltura si è svolta nel piccolo Santuario di Nossa Senhora de Fatima.