Da Piemonte e Lombardia in visita all’Augusta bagiennorum

Il Fai ha scelto, per le sue "Giornate all'aperto", anche il sito archeologico di Bene Vagienna: sono giunti 65 visitatori

Il sito archeologico di Bene Vagienna tra le location per le

C’era Bene Vagienna – insieme con Envie e Manta, per la provincia di Cuneo – fra i luoghi dove il Fondo ambiente italiano (Fai) ha organizzato le “Giornate all’aperto”, tradizionale momento dell’anno per la conoscenza del patrimonio artistico e naturalistico del Paese, che in questo 2020 ha avuto un significato aggiuntivo, come testimonianza della volontà di rilanciare gli eventi culturali dopo lo stop imposto dal coronavirus. Lo scorso week-end, il sito archeologico di frazione Roncaglia ha così ospitato – come si è fatto al castello della Manta e a quello di Envie – un pubblico di appassionati e curiosi pronti a seguire i volontari del Fai nelle visite guidate ai resti dell’antica Augusta Bagiennorum, la città romana da cui sarebbe nata la stessa Bene Vagienna.

La giornata nella città augustea è stata organizzata, in particolare, dalla Delegazione Fai di Cuneo e da Gruppo Fai giovani, che hanno accolto 65 persone “con il solito calore, ma con tutte le dovute precauzioni imposte dalla normativa vigente”. Giunti non solo dalla provincia di Cuneo, ma anche da Milano, Torino, Alessandria e Tortona, i visitatori sono stati suddivisi in piccoli gruppi. Si è svolto così il tour al sito archeologico.

Commenta il capo della delegazione cuneese dei Fai, Roberto Audisio: “Tornare a visitare i luoghi straordinari del nostro Paese significa tornare a valorizzarli e a proteggerli. Il Fai da 45 anni si impegna nelle attività di restauro, tutela, valorizzazione del patrimonio d’arte e natura italiano. Le visite di domenica hanno contribuito anche a questo grande progetto, permettendo di raccogliere contributi e nuove iscrizioni, un gesto di fiducia e di generosità ricompensata con la visita al sito archeologico, in un percorso di 3 chilometri che ha permesso di toccare i punti più importanti già restaurati, ovvero il Capitolium, la basilica, il teatro e l’anfiteatro. Per questo vogliamo ringraziare, di cuore, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo dalla provincia di Cuneo”.