Cinema & tv da casa 16

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Poche, davvero (troppo) poche le sale cinematografiche aperte in Regione, pare dunque ormai evidente che ancora per qualche tempo, forse per tutta l’estate, l’unica concreta possibilità di vedere il cinema sul grande schermo ci sarà offerta dalle arene estive (e su questo fronte gli encomiabili Giacomo Cuppari e Arianna Airaldi di Cinedehors che con i loro schermi airscreen portano il cinema in giro per tutto il Piemonte sono una garanzia di qualità, si veda in proposito www.cinedehors.it). E quindi, in abbinamento al cinema all’aperto, in questi mesi potremo/dovremo continuare a soddisfare la nostra sete di cinema facendo ricorso alle piattaforme e alla Rete. Questa settimana vi vogliamo segnalare un paio di pellicole del ricco catalogo Netflix, a cominciare dal nuovo film di Spike Lee da pochi giorni disponibile sul palinsesto della rete di Los Gatos, California. Venticinquesimo film del regista di Atlanta “Da 5 Bloods - Come Fratelli” parla di quattro veterani afroamericani della guerra del Vietnam che tornano in Indocina per recuperare una grande quantità d’oro che avevano trovato e nascosto durante la guerra. Girato in diversi formati (le scene di guerra sono in 16 millimetri nello stile dei cinegiornali di allora) e con una colonna sonora più che mai azzeccata (da Marvin Gaye a Terence Blanchard), il film è forse uno dei migliori di Lee che dopo lo splendido “BlackKKKlansman” torna, seppur da un’altra angolatura, a fare cinema “engagé”, a parlare della comunità afroamericana e dei problemi sociali, di integrazione e di democrazia negli Stati Uniti. Se per certi versi il film ricorda “Il tesoro della Sierra Madre” di John Huston (ma anche “Sciarada” di Stanley Donen), “Da 5 Bloods - Come Fratelli” è anche (soprattutto?) il racconto di una guerra di una grande nazione bianca vista con gli occhi dei suoi figli di colore, prima sbattuti al fronte a combattere e a compiere le azioni più pericolose e poi dimenticati. Cambiando genere e registro espositivo ma non l’orizzonte culturale, vogliamo segnalarvi anche il bel documentario di Julia Reichert e Steven Bognar “American factory” prodotto dalla Higher Ground Production di Michelle e Barack Obama. È la storia di una fabbrica e di un miliardario cinese, Cao Dewang, che a Dayton, Ohio, nel 2014, apre sulle ceneri di uno stabilimento General Motors che aveva chiuso i battenti nel 2008 una fabbrica di vetri per auto. Un documentario che attraverso le vite dei lavoratori racconta l’incontro tra l’America e la Cina. Da vedere.