Tecnologia d’avanguardia per il controllo dei ponti

La Provincia verifica lo stato di salute delle strutture con nuovi strumenti, già in prova sul Po tra Sanfront e Rifreddo

La Provincia di Cuneo comunica di “aver avviato un progetto di censimento e rilievo della situazione dei ponti su tutto il territorio della Granda” nel quale “sta sperimentando anche nuove tecnologie di rilevamento dello stato dei manufatti”. Si tratta, spiegano, “di sistemi di studio innovativi che permettono un’analisi locale approfondita di un ponte dal punto di vista idraulico e della geometria tridimensionale, eseguita con laser-scanner che consente, in seguito, la verifica in ufficio delle misure del manufatto e degli eventuali ammaloramenti e quindi di pianificare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.

Un esempio riguarda il ponte sul fiume Po, lungo la strada provinciale 26 nel tratto tra Sanfront e Rifreddo. Qui la Provincia, che sta svolgendo lavori di manutenzione idraulica, prevede anche un intervento di manutenzione straordinaria sulle cinque campate ad arco ribassato del ponte realizzato in laterizio e pietra.

Il manufatto risale agli anni Trenta ed è tra quelli costruiti nel secolo scorso a servizio della linea tranviaria Saluzzo-Paesana che collegava a Saluzzo la valle Po; la struttura del ponte si sviluppa su cinque arcate con luce netta di 14 metri circa, per una lunghezza complessiva di 60 metri misurata dalle spalle, e l’impalcato ha una base bitumata di circa 7 metri, con singola corsia per senso di marcia. Le superfici esterne si presentano con diffusi fenomeni di ammaloramento dovuti soprattutto all’acqua piovana, che ha dilavato la malta e causato il distacco di mattoni; inoltre l’azione impetuosa del Po in condizioni di piena ha nel tempo danneggiato la parte sommitale dei rostri delle pile, creando lo spazio per l’attecchimento di erba e piante che hanno peggiorato la situazione.

Nella foto d'archivio, un ponte del Fossanese