I 50 anni di sacerdozio di don Gianni Mondino

Mondino Don Gianni festeggia 50 anni di sacerdozio a San Lorenzo
All’altare con don Gianni padre Angelo Colla (a sinistra) e don Renzo Lamberti di Grinzano, ordinato 50 anni fa insieme a don Gianni, ora alla Casa della Consolata

Il 5 luglio 1970 don Gianni Mondino celebrava la sua prima messa a San Lorenzo; domenica scorsa, a 50 anni di distanza, è tornato nella parrocchia che lo ha visto crescere - e dove tutt’ora vive parte della sua famiglia - per ringraziare il Signore per questi 50 anni di servizio sacerdotale. Don Gianni è uno dei tanti sacerdoti “prestati” alla diocesi di Torino quando la diocesi di Fossano era ricca di vocazioni e poteva permettersi questi gesti di generosità.

Trascorsi i primi sei anni a Savigliano (parrocchia San Giovanni) fu destinato a Settimo Torinese, tra gli abitanti delle case Gescal.

In quegli anni mons. Pellegrino consentì a don Gianni Mondino di lavorare come prete operaio; per quattro anni, affiancò l’attività di netturbino al servizio religioso nel Villaggio Olimpia. Nell’83 il cardinal Ballestrero lo nominò parroco a Lucento, una parrocchia operaia, situata dietro la Thyssen Group, dove operò per 14 anni, fino al ’97, quando venne destinato in Algeria, a seguire i lavoratori italiani lì emigrati: un compito di cui si era incaricata la diocesi di Torino. Qualche anno prima erano stati uccisi sette monaci trappisti, l’anno prima il vescovo di Orano Pierre Claverie.

Tornato in diocesi, nel 2000 don Gianni venne nominato parroco a Beinasco, dove sostituì il nostro vescovo, mons. Piero Delbosco. Lì rimase quattro anni, poi chiese di essere avvicinato a Fossano per poter restare un po’ vicino alla mamma, ormai anziana. Per quattro anni fu parroco a Marene ma, quando la mamma morì venne destinato a Giaveno, dove presta tutt’ora servizio.

 

Il servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 8 luglio 2020