Monica Dogliani autrice, editor e ghost writer

Presidente dell’associazione Nomen cultura che ha ideato il premio giornalistico intitolato a Gianfranco Bianco

Dogliani Monica

Pacata, riflessiva, al contempo entusiasta e appassionata, con una sensibilità verso la sofferenza e coinvolta nelle vicende della vita. In lei le emozioni trovano terreno fertile. Questa è Monica Dogliani.
Con sé porta una chiarezza di pensiero e di esposizione che le permettono di arrivare al cuore delle persone. Perché è un’anima autentica.
Classe 1968, elementari alla Einaudi di via Matteotti, ragioneria al Tesauro e studi di psicologia all’università di Padova. Dopo il diploma lascia Fossano e nel 1992 si sposa trasferendosi a Torino dove tutt’ora vive. Un marito, due figli gemelli (Andrea e Marco), Nathan il cane, Augusto il gatto, e fino a qualche tempo fa Scarlett e Ares i furetti. Una famiglia allargata e vivace.
Autrice, editor, ghost writer e curatrice di testi per numerose case editrici e altrettanti autori; presidente dell’associazione Nomen Cultura che ha ideato il premio giornalistico intitolato a Gianfranco Bianco, in collaborazione con il Comune di Borgo San Dalmazzo che gli ha dato i natali; associata all’Anpi di Fossano (suo zio Sebastiano ne è stato il presidente) e tra gli organizzatori della partecipata iniziativa “Camminare Liberi” del 25 aprile 2018; e, non ultimo, per anni con uno sguardo al CAI locale grazie alla figura storica di suo padre Valter.
Una vita all’insegna della scrittura e una passione viscerale per la storia, quella contemporanea della Seconda guerra mondiale con le sue tragiche vicende.
Incontro Monica via Skype per il tè delle quattro e, nonostante la lontananza, la tecnologia fa il miracolo di portarti quella persona a meno di un metro ma in sicurezza.

Intervista completa su La Fedeltà dell'8 luglio prossimo.

 

Dogliani Monica