Fossano, il verde pubblico si fa in tre

La tripartizione del servizio è la principale novità del capitolato d’appalto, in vigore dal 2021. La sfida è far meglio con gli stessi soldi (o quasi)

Verde pubblico degrado

Saranno tre aziende a occuparsi della gestione del verde pubblico a Fossano. Perché in tre lotti verrà suddiviso l’appalto: il concentrico, le aree periferiche e le alberate (per la potatura). E nessuna delle tre aziende potrà partecipare a più di una gara.
È la prima e principale novità del capitolato d’appalto varato a fine luglio dalla Giunta. Nelle intenzioni dell’assessore all’Ambiente Giacomo Pellegrino, “dovrebbe favorire le imprese di piccole e medie dimensioni e, di conseguenza, garantire ricadute positive sull’accuratezza del servizio”.
Complessivamente, saranno oggetto di gara 230 mila mq di verde e 5 mila alberi, di cui 3 mila in alberate: un patrimonio che fa di Fossano, ancorché privo di un grande parco urbano, una delle città della provincia con la maggior dotazione di verde, spesso frastagliato in una miriade di piccoli appezzamenti di non facile gestione.
Il capitolato era uno degli strumenti più attesi della nuova Amministrazione Tallone, che della cura del verde aveva fatto un pilastro della propria campagna elettorale. E, ad un anno dalla vittoria, è stato messo nero su bianco, con la collaborazione dello studio A&T.
I prossimi mesi del 2020 saranno  dedicati alle gare, i contratti con le tre ditte dovrebbero partire dall’inizio del 2021. Nel frattempo, proseguirà in proroga il servizio della Teknogreen.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 2 settembre