Bollettino Covid: in Piemonte 100 ricoveri in più in una settimana

Le terapie intensive salgono da 12 a 15. Gli isolamenti fiduciari sono 3.274 (+747 in sette giorni)

Vaccino
Foto ANSA/SIR

Poche ore ci separano, ormai, dall’obbligo della mascherina anche all’aperto. È il segnale di un salto di livello che il Paese è chiamato a compiere, volente o meno, nella lotta contro il Covid. A richiederlo non è tanto (o, perlomeno, non solo) l’incremento più o meno generalizzato del numero di contagi, dovuto (anche) ad un analogo incremento nel numero di tamponi. Lo è piuttosto la crescita del numero di ricoveri ospedalieri, purtroppo dovuti  soltanto al virus.
A scanso di equivoci, la primavera scorsa è ancora lontana. Lo dimostra il parallelo, a livello italiano, tra il 26 aprile e il 4 ottobre. A parità (più o meno) di contagi, infatti, non c’è paragone, per fortuna, per numeri di decessi (260 contro 18) e di ricoveri in terapia intensiva (erano 2.009, sono 303). Il motivo? Escludendo (lo dicono gli scienziati) il depotenziamento del virus, oggi rispetto ad allora ci sono le misure di distanziamento e le mascherine che riducono la carica virale, protocolli terapeutici più rodati e posti letto sufficienti che aiutano i medici a curare meglio. E l’età media dei malati è scesa dai 60 ai 40 anni. Sono le fondamenta della nostra difesa. Pregiudicarle vorrebbe dire rendere vani gli sforzi che abbiamo compiuto.

Fossano e la Granda
A Fossano, secondo il bollettino Covid (nell’ultimo aggiornamento di lunedì 5 ottobre), i casi sono 10, in calo rispetto ai 13 della scorsa settimana. Bene Vagienna resta a 2, Sant’Albano e Villafalletto a 1. Anche Centallo torna ad avere 1 caso, così come Cervere. Conforta il fatto che Medicinsieme, nella settimana dal 28 settembre al 4 ottobre, non abbia registrato nuovi ricoveri tra i propri pazienti, pur a fronte di 19 isolati in quarantena e 8 sospetti monitorati a domicilio.
In Granda, la città con più positivi è Cuneo, salita a 69. Da sottolineare gli incrementi improvvisi in piccoli centri come Battifollo (20 contagi), San Michele Mondovì (19), Margarita (16), Sommariva Bosco (13), Magliano Alpi (10) dovuto a nuovi focolai nelle Scuole o - cosa che più preoccupa - nelle Case di riposo. Tra le “sette sorelle”, Bra è a quota 24, Alba, Savigliano e Mondovì a 12, Saluzzo a 10. Sopra i 10 c’è anche Borgo San Dalmazzo, a quota 14. Crescono anche i Comuni con almeno un caso positivo. Ora sono 83 (su 247).
Nella settimana appena trascorsa, tuttavia, non ci sono stati nuovi decessi in provincia: restano pertanto a quota 401. A livello di Asl Cn1 (Cuneo, Fossano, Mondovì, Ceva, Savigliano e Saluzzo) i pazienti ricoverati sono 16, tutti nel reparto Covid di Saluzzo. Quattro di loro - in quanto asintomatici - verranno trasferiti nel “Covid Hotel” di Centallo (ex albergo “La bussola”, lungo la statale 231).

Il Piemonte
La portata della “seconda ondata” si fa più evidente guardando ai dati di tutto il Piemonte. Qui, in una settimana, i ricoveri in ospedale sono saliti di 100 unità, passando da 193 a 293. Più contenuto l’incremento dei ricoveri in terapia intensiva, da 12 a 15. Stabile rispetto alla settimana precedente l’incremento di decessi: +7. Adesso sono 4.170. Le persone in isolamento domiciliare sono 3.274 (+747 in sette giorni). In crescita anche il numero di tamponi: da una media di 5.386 della scorsa settimana sono passati nell’ultima a una media di 7.973, mai così tanti dall’inizio della pandemia.

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