Il Tar dà ragione al Piemonte e all’ingresso nelle scuole si continuerà a misurare la temperatura. La decisione del Tribunale amministrativo è arrivata sabato scorso definendo il ricorso “improcedibile” e quindi respingendo la richiesta della ministra Azzolina di sospendere l’ordinanza regionale (poi già ripubblicata altre due volte) con cui il presidente Cirio prevede la misurazione della temperatura non solo a casa ogni mattina (come stabilito anche dal Governo), ma anche nelle scuole. Un’ordinanza che aveva suscitato molte critiche, soprattutto da parte del mondo scolastico per il tempo necessario a svolgere un controllo simile ogni mattina e il conseguente rischio di ridurre il tempo delle lezioni. Ma il Piemonte aveva illustrato dato le proprie ragioni al Tar che ora si è pronunciato a suo favore. Quindi, si continua su questa linea.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 21 ottobre