“Non ce la facciamo più”: il grido di allarme di Medicinsieme

Maurizio Sarotto: “I 4/5 del nostro tempo se ne vanno per questioni legate al virus. Ma non esiste solo il Covid!”

Medicinsieme

“La pandemia di Covid-19 sta peggiorando e peggiorerà ancora, purtroppo. Per contenere la diffusione del virus il tuo medico deve dedicare moltissimo tempo a identificare le persone colpite, i loro famigliari, gli amici, i colleghi. Così, il tempo necessario a seguire l’attività sanitaria usuale (diabete, tumori, cardiopatie, prevenzione, informazione, ecc.) è sempre più scarso”. È il grido di allarme lanciato da Medicinsieme, lo studio associato di medici di famiglia che assiste circa 25 mila pazienti tra Fossano e Oltrestura. Da qualche giorno ha preso la forma di una serie di cartelli affissi davanti all’ingresso della sede di piazza d’Armi. “Collabora con il tuo medico affinché possa occuparsi adeguatamente di tutte le altre patologie - proseguono gli avvisi -. Dunque, prenota la visita dal tuo medico solo per motivi irrinunciabili e non rinviabili. Chiamalo al telefono solo se davvero necessario e cerca di essere breve. Per lettura di analisi periodiche, prevenzione, consigli, prescrizioni... lascia la richiesta scritta senza venire a visita”.

Sono parole difficili da pronunciare per chi svolge la professione medica, ancor più quella del medico di famiglia che da sempre è anche il primo punto di riferimento per la salute del paziente. Ma danno il segno del livello di emergenza che si sta cominciando a toccare. “Non ce la facciamo più, siamo alla frutta” - sintetizza il concetto Maurizio Sarotto, presidente della cooperativa Medingranda che gestisce lo studio medico. Lo incontriamo con il direttore Giorgio Cagnazzo per conoscere le ragioni alla base di questa richiesta di aiuto.

Intervista su "la Fedeltà" di mercoledì 28 ottobre