Tempi più lunghi per i tamponi rapidi da prenotare in farmacia

Mancano gli infermieri per i servizi a domicilio. Sulla rampa di lancio, invece, i test sierologici

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Sconta una battuta d’arresto la campagna di effettuazione dei tamponi rapidi a domicilio, da prenotare nelle farmacie, rivolta a tutti i cittadini e affidata materialmente ad infermieri (nell’arco di tre giorni dalla prenotazione). Annunciata dalla Regione Piemonte per l’inizio della scorsa settimana, infatti, è tuttora in stand-by. La conferma arriva da Federfarma Piemonte, per voce di Massimo Mana. “Il vero problema - spiega - sta nell’indisponibilità degli infermieri, che nell’emergenza sono stati drenati quasi integralmente dal servizio sanitario pubblico. Al momento, non saprei dare una data per l’avvio del servizio. Ma temo che i tempi saranno lunghi”. Nella comunicazione inviata venerdì 30 ottobre alle farmacie, Mana ha precisato che “diversamente da quanto auspicato, non è ancora possibile avviare i servizi di effettuazione di tamponi e test sierologici sviluppati in collaborazione con la società Alfa Pharma Service”. “Da un lato, infatti - prosegue Mana -, si è reso necessario procedere ad adeguamenti non preventivati della piattaforma della società medesima, su cui detti servizi sono imperniati; dall’altro il netto peggioramento della situazione epidemiologica da Sars-CoV-2 ha causato una grave carenza di infermieri e tamponi, cui si sta cercando di ovviare attraverso soluzioni alternative e/o integrative”. Per i test sierologici qualitativi (che possono essere effettuati direttamente in farmacia e che rendono conto dell’incontro avvenuto, in passato, con il virus) potrà bastare la funzionalità della piattaforma, “accessibile nel giro di pochi giorni”. Non così, invece, “il concreto avvio dei servizi domiciliari, che può essere effetuato soltanto tramite infermiere”.