Scoperte trappole illegali per animali selvatici

Doppio intervento dei Carabinieri forestali in Granda: in un caso hanno anche indagato su una moria di api

Due interventi dei carabinieri forestali

Due interventi, nelle scorse settimane, dei Carabinieri forestali in provincia di Cuneo.

A Sommariva Perno i militari sono intervenuti per l’avvelenamento di numerose api, dopo la segnalazione del proprietario delle arnie. Quest’ultimo, proprio a causa della moria anomala, aveva installato una telecamera nei pressi degli alveari colpiti: l’occhio elettronico ha mostrato come più volte, di notte, una persona si avvicinasse ad essi per spruzzare sull’ingresso delle arnie “una sostanza sospetta” attraverso una piccola irroratrice. Dopo aver acquisito le immagini e alcuni campioni di api morte, i Carabinieri forestali di Bra hanno identificato il presunto responsabile, residente nella zona. Durante la perquisizione nella sua casa sono stati trovati, oltre agli strumenti con cui probabilmente ha colpito le arnie, una trappola a scatto per la cattura di animali selvatici - vietata - e prodotti fitosanitari ad uso professionale - alcuni estremamente tossici - che l’uomo non è autorizzato a detenere. Le imputazione di cui il presunto colpevole deve rispondere sono uccisione di animali e continuazione del reato.

Altri strumenti per la cattura di animali selvatici - più precisamente dei lacci costituiti da cavi di acciaio con chiusura a cappio e una trappola a scatto - sono stati trovati a Bastia Mondovì dai Carabinieri forestali di Mondovì, aiutati dai colleghi della stazione di San Michele Mondovì. Il proprietario dell’area in cui sono stati trovati “i congegni ora sottoposti a sequestro penale” deve rispondere di maltrattamento a danno di animali e prelievo di fauna selvatica con mezzi non consentiti. Spiegano dal Comando provinciale dei Carabinieri forestali cuneesi: “I mezzi di cattura come quelli rinvenuti a Bastia Mondovì sono vietati in quanto non agiscono selettivamente su una particolare specie e il loro impiego non si può giustificare con la finalità di contenere le specie dannose, poiché qualunque specie può venire catturata. Il codice penale inoltre ha previsto uno specifico articolo a tutela del sentimento verso gli animali,e la cattura con questi mezzi è considerata vietata in quanto gli animali intrappolati sono sottoposti a sofferenze che conducono alla morte solo dopo molte ore di agonia”.