“Una fiera diffusa”, così sarà ricordata la Fiera del porro Cervere 2020. Perché se il Covid ha costretto a spegnere i riflettori sul palaporro, non ha però fermato l’entusiasmo degli organizzatori: Comune, Pro loco “Amici di Cervere” e Consorzio per la tutela del porro Cervere.
“Non possiamo ospitarvi a Cervere? E allora Cervere viene da voi!” dice il primo cittadino Corrado Marchisio che sabato, insieme al presidente della Pro loco Amici di Cervere Giovanni Rinero, al consigliere comunale Giacomo Dotta, al volontario della Pro loco Piero Rinero e alle cuoche e sorelle Allegra e Azzurra Boeris, era uno dei sei volontari che hanno consegnato i primi duecento “Porro box” nelle case di chi ha bruciato le tappe ed è riuscita a prenotare.
Seicento le prenotazioni accolte suddivise in tre sabati (7,14 e 21 novembre), esaurite nei primi quattro giorni. Le chiamate sono arrivate da ogni dove: Biella, Milano, tantissime da Torino e provincia, persino da un fossanese che vive all’isola d’Elba. Naturalmente il delivery è stato possibile solo in Granda coperta in lungo e in largo da Fossano a Canale, da Lurisia all’Alta Langa… “È stato bello ed emozionante – dicono i volontari del delivery -. Tutti ci aspettavano con entusiasmo, con i soldini pronti e gli occhi sorridenti".
Articolo su la Fedeltà in edicola mercoledì 11 novembre