“Granda isolata, la Francia si allontana di decenni”

Il grido di allarme di Giuseppe Viriglio, Confindustria Cuneo. “Serve un commissario per il Tenda”

Il tunnel di Tenda dal lato italiano poco dopo l'alluvione di ottobre 2020

La provincia Granda è a un passo dal totale isolamento con la Francia. È il grido di allarme lanciato da Giuseppe Viriglio, presidente della Sezione logistica-trasporti di Confindustria Cuneo. L’alluvione del 2 e del 3 ottobre ha causato, infatti, un autentico disastro nell’area del tunnel di Tenda, in via di raddoppio dopo un’attesa paragonabile a quella sopportata per l’Asti-Cuneo, e la conseguente chiusura al traffico della Val Roia. E come se non bastasse, ora si aggiungono i timori sul possibile blocco, da parte delle autorità amministrative transalpine, al passaggio dei mezzi pesanti al Colle della Maddalena che originerebbe una situazione insostenibile per il trasporto merci.

“Oggi - afferma - bisogna passare dalla Liguria o dal traforo del Fréjus, con un aumento notevole dei costi da affrontare per i pedaggi, maggiori consumi di carburante e tempi di percorrenza molto più lunghi. E per il colle di Tenda circolano voci molto allarmanti sul numero di anni, ripeto anni, che potrebbero passare prima che sia ripristinata la sede stradale”.

Secondo Viriglio è fondamentale che sia nominato un commissario per Tenda, che si abbiano certezze sui tempi e sulla immediatezza degli interventi e, soprattutto, che della delicatissima questione dei trasporti transfrontalieri della provincia di Cuneo si faccia carico il Governo centrale. “Mi appello - conclude - ai parlamentari eletti nella Granda affinché si facciano portavoce presso l’Esecutivo di problemi che sono gravissimi, che sul piano della viabilità fanno arretrare il Cuneese di interi decenni. In una situazione generale come l’attuale, con gli effetti deleteri dell’emergenza sanitaria, la situazione non è sopportabile, rischia di essere un colpo mortale per molte aziende, comprese quelle attive nel campo del turismo e della ricettività. Confido che da parte dei nostri parlamentari vi sia una pronta e decisa presa di posizione, anche perché il Governo italiano dovrebbe anche farsi latore delle esigenze del territorio con la controparte francese”.