Fossano, soltanto le minoranze chiedono il raddoppio della linea ferroviaria

Bocciata in Consiglio comunale la mozione che sosteneva l’investimento sulla Cuneo-Fossano

Binario unico - Ferrovia Fossano

Le ha provate tutte. Ma la minoranza di Centro-sinistra non ce l’ha fatta a convincere la maggioranza di Centro-destra a chiedere alla Regione e al Ministero il raddoppio della linea ferroviaria Cuneo-Fossano, ancora a binario unico. Aveva anche accettato di rinviare di un mese il voto sulla sua mozione, per dare il tempo di concordare un testo condiviso. Ma alla fine, la condivisione non c’è stata e, al momento del voto, gli unici sì sono arrivati dall’altra minoranza, quella composta da Cristina Ballario ed Enzo Brizio.

Il raddoppio della linea ferroviaria Cuneo-Fossano è tema sul tavolo da anni. I progetti sono depositati, ma manca la fatidica copertura finanziaria (80 milioni di euro). Per Paolo Cortese, tuttavia, questo periodo storico travagliato potrebbe portare a un rilancio della struttura. Ci sono i soldi del recovery fund e tutto ciò che riguarda tutto la mobilità è elemento strategico. È insomma il momento di battere cassa, a beneficio dei pendolari e della provincia, anche dei collegamenti con la Francia oggi più che mai compromessi.

“Il raddoppio - ha affermato - significa dare centralità a una provincia che lo merita. Cuneo non ha mai avuto un treno rapido. E la Granda, quando è stato il momento, è sempre finita in coda ai finanziamenti. Occorre portare la voce, il grido del territorio”. Il tutto di comune intesa con Cuneo e Centallo, le altre due città sulla linea che hanno condiviso e votato, con i loro Consigli comunali, l’ordine del giorno.

Tiepida la reazione della maggioranza. Per l’assessore David Paesante l’argomento dovrebbe essere affrontato in un’altra sede, su quel tavolo dove oggi si discutono gli investimenti strategici del Piano della Mobilità 2020-2050. Per Luca Avena (Dario Tallone sindaco) “i problemi reali dei pendolari sono altri: treni puntuali, carrozze calde d’inverno e fresche d’estate, videocamere, sicurezza, niente soppressioni”. Ancor più scettico il suo sindaco: “Non riusciamo a tirare su una passerella sui binari (l’intervento su via Torino - ndr), figuriamoci il raddoppio. Io ho 50 anni, mi auguro di vederlo, ma forse non ce la farò. Trovo inopportuno portare avanti una richiesta che non avrà mai risposta”. E poi, “bisognerebbe chiedere altre cose: ad esempio la Polfer a Fossano, ma magari a Cuneo, di questo, non frega nulla”. Affermazione che rivela (forse) un altro lato dell’ostilità alla mozione: la sfida a Cuneo e alla sua Amministrazione - a guida Centro-sinistra - che Fossano ha preso di mira anche sul Parco fluviale. Anche Rosanna Oliosi e Christian Molineris, consiglieri Lega, hanno dichiarato il loro voto contrario (“opere infrastrutturali vanno trattate in tavoli strategici specifici” - ha affermato Molineris). “Chiedere il raddoppio non vuol dire non considerare tutto il resto - ha concluso Rosita Serra -. Non è una cosa in cambio dell’altra”. Perorazione vana: la mozione, alla fine, è stata bocciata avendo raccolto soltanto i voti favorevoli delle due minoranze.