Un comitato per dire “sì” al Parco fluviale

Fossano è già inserito nel territorio dell'ente, ma non ha sottoscritto il relativo documento per la sua gestione

Un Comitato per convincere il Comune a sottoscrivere la convenzione del Parco fluviale

Un gruppo di cittadini e associazioni chiede al Comune di Fossano di ratificare la convenzione con il Parco naturale Gesso e Stura, che è lo strumento di gestione del parco stesso, nel cui territorio, peraltro, la città degli Acaja è già presente, come ha stabilito la Regione. È questo l’obiettivo immediato del “Comitato Pro Parco fluviale”, che si è formato da poco per iniziativa di alcune persone e che ha coinvolto da subito numerosi sodalizi locali che si sono confrontati tramite il web. Più nel dettaglio, non essendo possibile organizzare una riunione “dal vivo” secondo quanto ha stabilito l’ultimo Dpcm, la nuova realtà si presenta attualmente come “Comitato provvisorio Pro Parco fluviale”.

Ad oggi sono ben 50 le associazioni che hanno aderito e altre lo stanno per fare: sono associazioni sportive, naturalistiche, che operano nel sociale, artistiche e culturali; ad esse va aggiunto un considerevole numero di privati cittadini che hanno a cuore il problema - spiega Sergio Vizio, componente del Cai fossanese e portavoce del Comitato -. Come la stampa locale ha più volte segnalato, ai sensi della legge regionale n° 11 del 27 marzo 2019, Fossano fa già parte del «Parco naturale Gesso Stura», ma la convenzione non è ancora stata ratificata dal Comune forse per le perplessità in merito alla gestione del Parco, in quanto, essendo una riserva naturale a gestione locale, sin dal 2007 la legge regionale sulle aree protette l’ha assegnata al Comune di Cuneo. Il nostro Comitato spera vivamente che queste controversie possano essere appianate in tempi brevi per poter accedere ai finanziamenti”. È peraltro intenzione del Comitato “incontrare l’Amministrazione comunale e collaborare, evitando ogni strumentalizzazione di parte, per ascoltare e proporre idee per l’utilizzo, la salvaguardia e la valorizzazione del Parco”.

Temi che evidentemente sono sentiti come molto importanti da una buona fetta della popolazione fossanese. “L’enorme numero di adesioni - continuano dal Comitato - è un evidente sintomo del legame che i fossanesi hanno con il fiume che passa a poche centinaia di metri da Fossano, in una valle scavata nel corso di centinaia di migliaia di anni dalla Stura di Demonte. Sin dalla sua fondazione, Fossano è stata direttamente legata al suo fiume: il borgo Vecchio, nel suo stemma, presenta infatti due caratteristici pesci, simbolo del mestiere di tanti borgatini sin dal Medio Evo”.

Su "la Fedeltà" in edicola dedichiamo al tema su servizio più ampio, all'interno del quale indichiamo gli obiettivi del comitato e le associazioni che hanno aderito ad esso (entro martedì scorso, giorno di uscita del giornale)

I dubbi dell'Amministrazione comunale
La “trattativa” fra il Comune di Fossano e il Parco naturale Gesso Stura dura da un po’, come “la Fedeltà” ha raccontato di recente. Soltanto nel 2019 il territorio di Fossano è entrato a far parte del parco, attraverso una legge regionale: soltanto la Regione, infatti, può modificare i confini di un parco. Finora l’Amministrazione comunale del sindaco Tallone non ha aderito alla Convenzione dei Comuni del parco da cui discende l’Assemblea dei sindaci, lo strumento con cui si prendono le decisioni che riguardano la gestione del parco stesso. Su questo “ritardo” ha presentato un’interrogazione il gruppo di minoranza guidato da Paolo Cortese, approdata in Consiglio comunale. Giacomo Pellegrino, assessore all’Ambiente e vicesindaco (nella foto sopra), ha ribadito, anche attraverso un’intervista rilasciata a “la Fedeltà”, che l’Amministrazione comunale “sta lavorando seriamente sul tema”: “Alla nostra Amministrazione sta a cuore la questione ambientale - ha spiegato -. Allo stesso tempo siamo doverosamente attenti a tutelare gli interessi di Fossano, in ogni ambito e quindi anche nella vicenda del parco fluviale. In altre parole, vogliamo che la nostra città sia protagonista nell’adesione a questo o ad altri progetti, ma con regole chiare e soprattutto stabilite concordemente, e non accettate passivamente. Esistono infatti aspetti che riguardano competenze e attribuzioni di ruoli sulle quali non concordiamo. Per questi motivi stiamo valutando il da farsi, in modo che alla nostra città sia riconosciuto il giusto ruolo in questo importante ambito”. In particolare, sono stati avanzati dubbi sul ruolo “dominante” che avrebbe Cuneo all’interno del parco: una prospettiva, questa, che ha spinto ad intervenire lo stesso sindaco di Cuneo Federico Borgna, secondo il quale all’interno dell’Assemblea dei sindaci le decisioni vengono assunte in modo condiviso e “mai ci si è dovuti affidare ai pesi delle quote di partecipazione” dei Comuni.